I farmacisti italiani a sostegno di Unicam

di REDAZIONE –

La Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani devolverà il fondo istituito a seguito del sisma che ha colpito il Centro Italia nel 2016,  a beneficio della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute di Unicam per la realizzazione  di una farmacia didattica

CAMERINO – Continuano a giungere importanti manifestazioni di sostegno e vicinanza all’Università di Camerino, in questo caso particolare all’indirizzo della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute. La FOFI – Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, presieduta dall’on. Andrea Mandelli, ha infatti scelto di devolvere l’intero fondo istituito a seguito del sisma che ha colpito il Centro Italia nel 2016, che attualmente ammonta ad oltre 117 mila euro, a beneficio della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute di Unicam, quale contributo per la realizzazione  di una farmacia didattica concepita come una moderna farmacia simulata ed articolata in tre locali, progetto fortemente voluto e sostenuto dal Direttore della Scuola prof. Francesco Amenta in accordo con la governance dell’Ateneo.

«Ringrazio davvero di cuore, anche a nome di tutti i miei collaboratori e dell’intero corpo docente della Scuola, nonché di tutti i nostri studenti – ha sottolineato il prof. Amenta – i farmacisti italiani, la FOFI, il Comitato Centrale della federazione e il Presidente per la sensibilità e la generosità che hanno voluto dimostrare nei nostri confronti. Si tratta di un importante progetto che andrà a beneficio dei nostri studenti e della qualità della formazione che potranno acquisire scegliendo Unicam».

Grande soddisfazione è stata espressa anche dal Rettore Unicam Claudio Pettinari, che unendosi ai ringraziamenti nei confronti della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani per aver scelto di sostenere l’Ateneo, ha sottolineato come “poter offrire ai nostri studenti un servizio innovativo quale quello di una Farmacia didattica, consentirà di aumentare ancora di più il livello e la qualità dell’offerta formativa del nostro Ateneo”.

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