Genius Loci, incontri dedicati ai luoghi simbolo della città. S’inizierà con il Ballarin

Nella foto: il direttivo Genius Loci durante la serata di premiazione della fiction "Scomparsa"

di REDAZIONE  –

In primo piano i fasti della Sambenedettese che, nel piccolo impianto sportivo, ha vissuto i momenti più alti della propria storia calcistica diventando un fenomeno sociale in grado di accomunare decine di migliaia di persone

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo la serata di Gala che ha visto premiare la produzione e il regista della fiction Rai “Scomparsa”, l’associazione Genius Loci dà vita ad una nuova e importante iniziativa. Percorrendo la strada tracciata dallo spirito che ha portato alla nascita del sodalizio, ovvero quello di valorizzare il territorio, l’associazione presieduta da Albino Scarpantoni e Marina Brancaccio propone una serie di appuntamenti incentrati suoi luoghi simbolo della città di San Benedetto del Tronto, coinvolgendo i personaggi che hanno contribuito a rendere importanti quei siti.

Il primo appuntamento è previsto giovedì 12 aprile e sarà incentrato sul vecchio e glorioso stadio Ballarin. Si parlerà della Fossa dei Leoni e dei fasti della Sambenedettese che, nel piccolo impianto sportivo, ha vissuto i momenti più alti della propria storia calcistica divenendo un fenomeno sociale in grado di accomunare decine di migliaia di persone.

Oltre ai soci dell’associazione e alla stampa locale, saranno presenti alcuni dei personaggi che hanno orbitato proprio intorno alla Samb di quegli anni contribuendo, ciascuno a proprio modo, a rendere il vecchio stadio uno degli emblemi di quel mondo del pallone che non c’è più. «Il Ballarin non è stato soltanto il tempio del tifo per i tifosi della Samb – spiegano i presidenti Albino Scarpantoni e Marina Brancaccio – ma uno dei simboli nazionali di quel calcio di provincia intorno al quale alcune piccole realtà, come era la città di San Benedetto, sono cresciute».

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