Trentasette Natali in un container

di MASSIMO CONSORTI –

La signora Lucia Senatore ha 87 anni, è invalida al 50 per cento e vive da 37 anni in un container, esattamente da quando il 23 novembre 1980 il terremoto colpì l’Irpina provocando 2914 morti e 280 mila persone senza casa. La sua abitazione metallica è la numero 59 del campo sfollati di frazione Pregiato a Cava de’ Tirreni. La tiene come fosse una casa vera, ha perfino i fiori alle finestre ma dentro, i fili penzolano come allora, visto che nessuno le ha mai assicurato un minimo di manutenzione.

Più che arrabbiata, come ci racconta la Stampa, la signora Lucia è rassegnata, di quella rassegnazione che non lascia scampo, che non crea speranze, che rende le notti lunghe e insonni.Da 37 anni le promettono una casa vera, di mattoni, in un luogo un po’ più popolato del campo sfollati dove ormai vive da sola: nessun vicino di casa e neppure un prete per chiacchierare.

Il terremoto dell’Irpinia è famoso (anche quello del Belice non scherza) per i suoi ritardi, i costi gonfiati, il malaffare, la corruzione capillare, la comunità distrutta dall’indifferenza di politici e imprenditori interessati ad altro. Probabilmente, anche il 23 novembre 1980 qualcuno rideva o parlando al telefono con un socio, diceva che della sorte dei bambini a lui non fregava niente. Indagini, processi, ammende, sanzioni  e colpevoli che oggi circolano tranquilli a piede libero e la signora Lucia che, brodino sul tavolo e televisore acceso, cerca di ricordare come possa essere il Natale in una casa normale.

Oggi va di moda lo slogan “Prima gli italiani”. Ci verrebbe da chiedere a chi lancia proclami per un pugno di voti, di quale nazionalità crede sia la signora Lucia. Magari qualcuno le ha trovato origini greche o albanesi e per questo la tengono ancora in un container, mentre agli italiani veri hanno già assegnato una casa di mattoni. A chi sproloquia di accoglienza offendendo anche Papa Francesco, vorremmo dire che non c’è dono più grande del saper accogliere e di darsi solidalmente e gratuitamente, concetto che significa donare senza pretendere nulla in cambio. Gli italiani sono bravissimi a fare la carità, molto meno a testimoniare solidarietà che costa denaro e fatica.

Qualcuno aveva promesso alla 87enne signora Senatore una casa per quest’anno dopo 37 anni di chiacchiere a vanvera. Ebbene, non arriverà neppure per il 2017, ci sono stati intoppi burocratici, qualche lungaggine e poi, tutti speravano in una dipartita della signora mentre lei imperterrita resiste. Auguri signora Lucia, e non solo per Natale.