Assenti: «La Casini dovrebbe fare mea culpa per i gravi danni arrecati al sistema portuale marchigiano»

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Per mascherare il totale fallimento del suo mandato da vicepresidente della Regione Marche con delega ai porti, il consigliere Anna Casini pensa di potersela cavare urlando alla luna nella speranza di generare confusione nell’opinione pubblica». É quanto afferma in una nota stampa il consigliere regionale Andrea Assenti «La sua devastante gestione, oggi certificata dalla penuria di fondi assegnati, a causa della mancata programmazione che doveva scaturire dalla collaborazione tra la vecchia Giunta e l’Autorita Portuale da loro indicata e su cui c’era stata l’intesa. La loro negligenza danneggia le Marche, e per questo dovrebbe limitarsi a chiedere scusa».

Continua Assenti: «I 20 milioni di euro richiesti dall’Authority di Ancona, a fronte dei 2,8 miliardi previsti dal Pnrr per rilanciare lo sviluppo infrastrutturale dei porti italiani, sono il risultato lampante del disastro targato centrosinistra, che in vent’anni di gestione del Porto non è stata capace di dotarlo delle progettualità necessarie. Proprio per questo, l’attuale amministrazione regionale guidata dal Presidente Acquaroli, con lungimiranza, ha chiesto fin dalla prima ora, una forte discontinuità per la guida dell’Autorità Portuale che fosse basata su competenze e professionalità, mentre il  PD ancora si ostina a difendere chi ha determinato questa enorme disparità».

«Siamo alla solita mistificazione del PD a cui per fortuna non crede più nessuno e se avessero un minimo di coscienza dovrebbero fare un mea culpa e riconoscere, come hanno fatto in altre occasioni, la loro inettitudine causa della perdita di un’occasione storica per lo sviluppo dei porti nella nostra Regione. – conclude Assenti – La Casini dovrà rispondere anche del prezzo che dovrà pagare il porto di San Benedetto del Tronto per le limitazioni di quei necessari investimenti infrastrutturali derivanti dalla penuria di risorse».

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