“Leoš Janáček: l’inconsapevole modernista”, recital del pianista Gianluigi Daniele alla Malibran di Altidona

di ANTONIO DE SIGNORIBUS –

ALTIDONA – Dopo le due incursioni di successo al Teatro Mercantini di Ripatransone si torna, sabato 8 novembre alle ore 21.15, presso la Sala Colonna dell’Accademia Malibran di Altidona, con il recital del pianista Gianluigi Daniele dal titolo “Leoš Janáček: l’inconsapevole modernista”. Il concerto invita a riflettere sul profilo di un autore dalla modernità istintiva e spontanea, spesso rimasto in secondo piano nel panorama europeo, ma capace di rinnovare in profondità il linguaggio musicale del suo tempo. «La musica è il linguaggio dell’invisibile: ciò che non si può dire, ma che si deve sentire. È la voce dell’anima, capace di attraversare il tempo e dare forma alle emozioni più profonde. – afferma l’autorevole voce del direttore artistico Rossella Marcantoni – In questo orizzonte si colloca Leoš Janáček, tra i massimi compositori dell’inizio del XX secolo, noto per la celebre Sinfonietta e per i suoi intensi lavori operistici. Compositore dalla modernità istintiva, Janáček non cercò di essere “nuovo”, ma lo fu per naturale necessità espressiva. La sua musica nasce dal parlato della sua terra, dal ritmo della lingua e dalla voce della gente comune  suoni che sembrano provenire dalla vita stessa. Questo concerto offre al pubblico l’opportunità di ascoltare le sue pagine pianistiche, rare e preziose, in cui si riflettono la tensione dell’anima e la poesia del quotidiano. A interpretarle è Gianluigi Daniele, artista che unisce al rigore dello studio la capacità di far parlare il silenzio tra le note. Nel suo Janáček, il pianoforte diventa uno spazio di emozione viva, dove il passato incontra il presente in un dialogo profondamente umano».

ll pianista Gianluigi Daniele si afferma come interprete di riferimento del repertorio janáčekiano. Il suo recente CD Janáček: Piano Works(On an Overgrown Path I, In the Mists, 1.X.1905), pubblicato dall’etichetta Da Vinci Classics, ha ottenuto ampi consensi di critica, tra cui le cinque stelle della rivista Musica. La sua interpretazione coniuga rigore analitico e profondità espressiva, offrendo una lettura capace di rivelare la freschezza e la forza comunicativa di Janáček, oltre la dimensione filologica, in una prospettiva viva e contemporanea. A rendere l’esperienza ancora più coinvolgente, la serata sarà arricchita da una guida all’ascolto curata dalla musicologa Elisabetta Braga, che accompagnerà il pubblico nell’esplorazione delle chiavi stilistiche e culturali del compositore. Un momento di approfondimento per comprendere i tratti che fanno di Janáček un “modernista inconsapevole”: radicato nella tradizione, ma proiettato verso il futuro. Il programma propone un percorso musicale che attraversa i diversi volti del compositore. Eccolo: Su un sentiero incolto (On an Overgrown Path, vol. I) – Miniature di straordinaria delicatezza che aprono la via poetica e spirituale di Jenůfa. Nelle nebbie (V mlhách, 1912) – Pagina sospesa e misteriosa, segnata da un’intensa introspezione. Composta in un periodo difficile, riflette la solitudine e la malinconia di Janáček dopo la perdita della figlia Olga e il mancato riconoscimento artistico. La “nebbia” diventa metafora di smarrimento e ricerca interiore. Dalla strada, 1.X.1905 (Z ulice – From the Street Sonata 1.X.1905) – Opera drammatica ispirata a un evento reale di violenza politica, testimonianza del profondo legame di Janáček con la storia e la vita del suo popolo.

«Questa scelta di brani – chiarisce infine Rossella Marcantoni – non solo valorizza opere raramente eseguite, ma propone un percorso d’ascolto che unisce radice popolare e modernità, dall’introspezione al dramma collettivo. Il concerto si inserisce nel filone novecentesco della rassegna, dedicato ad autori “oltre” i canoni consueti, in linea con la vocazione dell’Accademia Malibran alla scoperta e valorizzazione di repertori originali». Ingresso: 10 euro. Info: 338.8219079.

Copyright©2025 Il Graffio, riproduzione riservata