XXXVI Premio Procida Isola di Arturo Elsa Morante – Sezione Poesia ad Antonio Lera

di REDAZIONE –

PROCIDA – Venerdì 22 settembre 2023 alle ore 19, presso la Sala Consiliare del Comune di Procida, dopo aver presentato il suo ultimo libro “Tra l’essere e l’apparire” (Edizioni Il Viandante) Antonio Lera (candidato al Nobel per la Letteratura 2023), riceverà il prestigioso XXXVI Premio Procida Isola di Arturo Elsa Morante – Sezione Poesia. A dialogare con lui ci sarà lo scrittore Domenico Cornacchia. La mattina seguente si concluderà la gradita visita a Procida presso il magnifico Paradise Caffè con l’incontro Letterario che vedrà come Autori Antonio Lera e Domenico Cornacchia. Scrittore, Medico e Psicoterapeuta, Antonio Lera è Presidente dell’Associazione Agape Caffè Letterari d’Italia e d’Europa, Past Presidente del RC Teramo Est,  Past Presidente e Fondatore del RC Hatriaticum Piceno Roseto, Socio del Rotary E-Club of Latino America, che ha come Presidente Cidinha, già Organizzatore del 60 Convegno AMSI (Associazione Medici Scrittori Italiani nel 2011) ed in particolare del prossimo Convegno Internazionale – Il Ruolo della Poesia nella contemporaneità: tra letteratura e psiconalisi, intitolato al Prof. Mario Pazzaglia (Autore dell’Antologia della Letteratura Italiana e di alcune Prefazioni dei libri di Antonio Lera) che si svolgerà il 27 ottobre 2023 nel territorio nazionale, nella Regione Marche, ad Ascoli Piceno – Palazzo dei Capitani.

«Non trovo parole per ringraziare sufficientemente gli organizzatori di questo splendido Premio Procida Isola di Arturo Elsa Morante, le Autorità Comunali e tutti gli Enti Patrocinanti la Manifestazione. – afferma Antonio Lera – Un ringraziamento particolare va al Consigliere Delegato alla Cultura Dott. Michele Assante del Leccese insieme al Coordinatore della Fiera del Libro di Procida Saverio D’Orio. Amo questa città dove ho composto alcune delle mie liriche ed organizzato già in passato Caffè Letterari. É un’occasione davvero particolare per ringraziare chi crede in quello che scrivo e che faccio, nella speranza di poter essere utile e propagandare alcune mie visioni filosofico-letterarie che orientano al gustare la vita che spezza e si allontana da una quotidianità mordace e superficiale in cui la fretta consumatoria fa posto al prendersi tempo per se stessi, per essere oltre l’apparire».

«La nostra Associazione Agape Caffè Letterari d’Italia e d’Europa ha come motto “Uniti per la pace nel rispetto di ogni diversità” e persegue la meta esistenziale del passaggio dalla dimensione dell’io alla dimensione del noi; – spiega Lera – il viaggio all’interno dei caffè storici d’Italia e d’oltralpe evoca emozioni, tra storia, arte e filosofia e contiene significati sociali di ampio respiro che appartengono alle più antiche tradizioni delle più importanti città a vocazione culturale. I temi cari trattati nella mia poetica / “Tra L’Essere e L’Apparire – Il Tempo E La Bellezza”, conducono ad un percorso verso l’amore di sè che se ben strutturato porterà poi inevitabilmente e progressivamente anche all’amore per gli altri e prendendo a spunto sia Foscolo che intravede nella poesia una doppia funzione eternatrice e consolatrice, in quanto mitigante gli obbrobri del tempo presente, sollevando l’uomo a una sfera ideali, Pascoli per il quale la poesia ha come obiettivo il diffondere la fratellanza, la solidarietà e la pace ed infine Montale che definisce la poesia come fondamenta dell’argine al dilagare della superficialità».

Continua Lera:«Voglio utilizzare anche la Poesia come strumento privilegiato di grande utilità sociale che attraverso la sua tipica straordinaria forza comunicativa può consentire di rallentare, prendere fiato, guardare le cose da un’altra prospettiva, sviluppare speranza per tirarci fuori dalle trappole e pene della quotidianità, senza tuttavia anestetizzarci o alienarci dalla realtà, ma bensì riconducendoci alla nostra essenza, per quell’effetto di sospensione e diradamento dei pensieri affollanti la nostra mente che appesantiscono il vivere. Se dovessimo dunque assimilare ad una parte del corpo la poesia dovremmo dire senz’altro lo scheletro, ovvero la struttura portante della nostra umanità, a suggerire l’unità essere-apparire come il vero traguardo esistenziale che scongiura di rimanere intrappolati nel campo dell’avere/mostrare o “dell’apparire avendo” e che blinda il tempo esistenziale in relazione all’unità e non all’unicità della natura umana nella dimensione del Noi, verso una globalità d’intenti e di pace nel pianeta, una sorta di Pronto Soccorso non solo poetico, dove versi, opere pittoriche, etc., divengano bastioni contro la perdita del piacere dell’essere e il dilagare della retrocultura dell’Apparire».  Tutti invitati dunque a Procida per questi appuntamenti che rappresentano una vera e propria festa della Poesia e della Letteratura, occasione di ristoro e di gioia collettiva.

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