“L’urlo” di Allen Ginsberg, Vincenzo Di Bonaventura in scena il 13 marzo a Grottammare

di REDAZIONE –

GROTTAMMARE – Prosegue la rassegna teatrale “Onomatopeicos: il vagito della parola”, a cura dell’attore e regista Vincenzo Di Bonaventura, promossa all’Associazione Blow Up e con il patrocinio del Comune di Grottammare. La stagione teatrale, che si svilupperà fino a marzo 2022, è dedicata all’indagine delle radici ancestrali del suono e delle lingue dialettali. Nel prossimo appuntamento, fissato per domenica 13 marzo, presso l’Ospitale Casa delle Associazioni (Grottammare Alta, via Palmaroli), come di consueto in doppia replica (matinée alle ore 11 e serale ore 21.15), Vincenzo Di Bonaventura proporrà “L’urlo”, tratto dall’opera poetica di Allen Ginsberg. É un testo denuncia-richiamo-saccheggio sulla vita e sulla poesia plumbea di Chicago, come descrive Ginsberg; scandalo e scalpore fin dalla prima lettura, l’autore fu fatto oggetto di pesanti accuse sulla liceità del pudore e dello scrivere versi.  L’Urlo (“Howl”), tradotto già da Fernanda Pivano con il titolo di “Jukebox all’idrogeno”, ebbe merito di essere divulgato in Italia a Milano e a Genova dove l’autore fu arrestato e messo in carcere per oscenità. Esplosione e controversia e stile fanno di “Urlo” un capolavoro della poesia di matrice americana degli anni Sessanta: ritmo, musicalità , jazz, danno a questo testo le credenziali di una autentica rivoluzione culturale. Ingresso gratuito con tessera-abbonamento F.I.C. 2021-2022 (10 euro) che potrà essere sottoscritta all’ingresso degli appuntamenti o presso la libreria “Nave Cervo” in via Volturno a San Benedetto del Tronto. L’ingresso è consentito solo con green pass e mascherina ffp2 che dovrà essere indossata per tutta la permanenza in sala. É possibile prenotare all’indirizzo dibonaventura50@gmail.com

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