Italia Viva attacca la Regione Marche: «Troppa timidezza sulla pandemia e opposizione poco incisiva»

di REDAZIONE –

Italia Viva traccia un bilancio dei primi cento giorni della Giunta Acquaroli e attacca la Regione Marche per il modo in cui ha affrontato la pandemia. Di seguito riportiamo il testo pervenuto in redazione:

«É buona consuetudine in svariati settori, in particolar modo in ambito politico, giudicare i primi 100 giorni di un mandato amministrativo. Proprio per questo motivo, non possiamo non sottolineare una totale mancanza di personalità politica e di aderenza diretta della Giunta Acquaroli ai bisogni e alle difficoltà dei marchigiani, in particolare a quelli più in difficoltà. La pandemia, non nasconde e non giustifica una totale mancanza di idee e progettualità che tradiscono nettamente e clamorosamente tutte le promesse elettorali sostenute con incoscienza e tanta arroganza. Basta solo ricordare le importanti pagine dedicate alla sanità regionale sulla legge di bilancio da poco approvato che sono state clamorosamente copiate dal precedente bilancio della giunta Ceriscioli. Così come tutti hanno notato la timidezza e l’inadeguatezza nell’affrontare l’emergenza pandemica, accompagnata da poca trasparenza nelle scelte e da troppi focolai di Covid-19 nei nostri ospedali. Inoltre siamo molto preoccupati per una campagna vaccinale partita male e in ritardo.

D’altro canto, nostro malgrado, notiamo un atteggiamento timido della minoranza tutta in Consiglio Regionale, sembra quasi che sia in atto un confronto testa a testa tra l’attuale giunta e quella precedente. Un atteggiamento che non rispecchia affatto la prospettiva di governo che dovrebbe essere il motore di un’opposizione di proposta e alternativa modernamente riformista. Notiamo dopotutto un’assenza di attività sui contenuti dei partiti presenti in consiglio regionale. Eppure di problematiche e questioni su cui intervenire ne abbiamo tantissime. Appare del tutto inusuale e irrituale che una proposta d’incontro, recentemente, ci sia pervenuta dal Capogruppo in Regione e non dall’Organo politico regionale del Partito Democratico che era il partito capofila della nostra coalizione. Pur senza entrare nelle dinamiche e nell’organizzazione di altri Partiti, riteniamo, per il rispetto e la legittimazione reciproca fra Forze Politiche, che incontri relativi a tematiche che riguardano specifiche livelli istituzionali siano promossi dai corrispondenti Organi come è da sempre prassi; in sintesi: “I Partiti parlano con i Partiti, i Gruppi consiliari con i Gruppi consiliari.

Oltre a questo rilevante aspetto appare ancor più inusuale che la richiesta sia pervenuta proprio dal candidato alla Presidenza della Regione dopo oltre quattro mesi dal voto e dopo che lo stesso ha fatto la sua (pur legittima) scelta di aderire ad un Gruppo Consiliare senza alcun preventivo confronto con tutte le forze che ne hanno determinato l’elezione anziché essere, con un Gruppo autonomo, portavoce di tutti coloro che, anche per illogici meccanismi di legge, non hanno ottenuto rappresentanza nell’Assemblea. Inoltre si è ritenuto che la seconda forza della coalizione di centro sx rappresentata dai riformisti non abbia avuto diritto neppure ad avere una sua rappresentante nella commissione pari opportunità della Regione Marche. Riteniamo che con tali scelta sia venuta meno la possibilità di una comune rappresentanza.

Italia Viva Marche, pur non avendo un diritto di tribuna nel Consiglio, continuerà in piena autonomia ad elaborare progetti e proposte per rappresentare al meglio sia gli elettori che hanno ad essa espresso fiducia tale da risultare il secondo partito della coalizione elettorale sia quanti fanno ad essa riferimento come forza politica propositiva posizionata su un riformismo moderno, liberaldemocratico, post ideologico, antisovranista e antipopulista. Italia Viva, anche in virtù delle dinamiche nazionali, rivolgerà le sue proposte di livello regionale a tutte le Forze politiche dell’Assemblea e non, auspicando che quanti le condivideranno si facciano poi carico di declinarle nei competenti Organi Istituzionali. Italia Viva si rende disponibile ad un costruttivo rapporto con tali Partiti nel reciproco rispetto delle diverse sensibilità per contribuire a definire le scelte migliori per la comunità marchigiana.

Valutiamo, per altro, insufficiente il livello di opposizione finora espresso perché raramente agganciato al merito e molto alla sola visibilità comunicativa. Invitiamo i Partiti che esprimono una rappresentanza consiliare ad un’azione più incisiva sui contenuti e, a quelli che come Italia Viva non hanno voce in Assemblea, ad avviare con noi un percorso di elaborazione per avanzare proposte congiunte su temi prioritari che per Italia Viva, in questo momento, sono la gestione della sanità e della vaccinazione antipandemica in particolare, gli interventi per il rilancio del sistema produttivo e dell’occupazione, la ridefinizione di un’adeguata pianificazione ambientale (rifiuti ed acque soprattutto), innovative politiche giovanili, una incisiva presenza politica nelle scelte che il prossimo Governo dovrà fare per l’utilizzo dei fondi del Recovery».

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