Il Comune di Grottammare aggiorna le tariffe del servizio mensa

di REDAZIONE –

L’aumento sarà nullo fino a giugno con i ristori in via di accreditamento nei conti degli utenti –

GROTTAMMARE – A partire da oggi, lunedì 8 febbraio, cambiano le tariffe del servizio mensa scolastica, ritardando di oltre un mese l’entrata in vigore precedentemente fissata al 1° gennaio. L’aumento di 1 euro del costo del pasto, tuttavia, non peserà sui bilanci familiari fino alla fine dell’anno scolastico. Il margine di incremento, infatti,  è annullato  dai 67.000 euro di ristori previsti nell’ambito del Fondo SOSteniamoci, creato dall’Amministrazione comunale con risorse del Governo e fondi interni per supportare i cittadini  nell’affrontare le conseguenze economiche causate dall’emergenza sanitaria (perdita del lavoro, riduzione dei compensi, sospensione delle attività). Gli uffici comunali hanno avviato la procedura di accreditamento automatico delle somme proprio nei giorni scorsi.

Le nuove tariffe sono così rimodulate:

L’aumento deriva dai maggiori costi sostenuti per la riorganizzazione del servizio di refezione scolastica secondo il Piano Scuola 2020/2021, a seguito del quale i Comuni hanno individuato le migliori soluzioni per garantire un servizio in linea con le condizioni di sicurezza sanitaria dettate dalla pandemia. L’Amministrazione comunale ha optato per salvaguardare la qualità dei pasti e il gradimento dei giovani fruitori, scegliendo il servizio “al banco”, con preparazione delle pietanze  in una cucina centralizzata di San Benedetto del Tronto e sporzionamento al momento della consumazione del pasto, direttamente nei plessi scolastici.

La riorganizzazione del servizio ha generato una maggiorazione della spesa pari a 1,20 € a pasto. Per la prima parte dell’anno scolastico, fino al 31 dicembre 2020, l’aumento è stato quantificato in 0,20 euro a pasto ed è stato “disattivato” con i risparmi ottenuti dalla sospensione del servizio mensa durante il lockdown della scorsa primavera.

In questa fase, invece, scatta il ristoro alle famiglie, che  è di 1euro a pasto (l’equivalente dell’aumento previsto) per il periodo da gennaio a giugno (il calcolo prevede dunque un mese in più). Considerando che gli studenti del tempo ordinario con un solo rientro effettueranno circa 25 pasti (uno a settimana), quelli con due rientri 50 pasti (due a settimana) e saranno 120 i pasti del tempo pieno, i ristori possono essere quantificati in: 25 euro per ogni studente del tempo ordinario con un solo rientro, 50 euro per ogni studente con due rientri e 120 euro per ogni studente del tempo pieno.

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