Brest, un nome breve per una lunga storia

di ENRICA LOGGI –

Il romanzo di Antonella Roncarolo è qui con me da più giorni. Ad una prima lettura mi ha conquistata ed ho avvertito che non bastava scorrerlo dall’inizio alla fine, bisognava entrarci dentro con la forza di una passione che la scrittrice ha vissuto e ha profuso abbondantemente tra le sue pagine, abbracciando il  compito come un dono da fare a tutti noi e alla Storia. Fin dalle prime movenze la creazione dei numerosi personaggi abbraccia un “tempo” e uno e più luoghi, la città di Brest principalmente, dove la materia narrata si dipana con levità ed estrema eleganza. Ricreare un mondo scomparso attraverso le suggestioni e i movimenti paesaggistici è l’impresa ardua di Antonella, che racconta come una vivace compagna fatti legati all’immaginazione ed altri alla storia vera, che procedono insieme attraverso le vicende umane ed antiche, arcane memorie.

É la storia di un grande amore, che si dispiega attraverso le vicende della seconda guerra mondiale, percorrendo il tessuto di un’Europa e in particolare della Polonia sopraffatta dal veleno nazista e dalla crudeltà dei gulag.  Quello che unisce Vida e Janusz è un legame sorto come un fiore, una corolla sbocciata tra le spine del mondo, tra le immense difficoltà di una vita raccolta fin nelle macerie che hanno tormentato la terra polacca, patria di grandi anime che donarono la propria vita per difendere e celebrare un’Idea di libertà sottratta all’avidità del potere, e quindi enormemente complessa da realizzare.

La narrazione si fa via via più interessante, condita con una precisione di immagini, di particolari della natura che donano un felice risultato, un’espressione gentile e dolce anche nella rievocazione di vicende spose di un dolore che fa sanguinare chi ha vissuto questa storia, verità che si unisce all’invenzione attraverso uno slalom elegante, soave, e riesce a trasportarci con estremo tatto nei luoghi impervi dove si consuma il sacrificio di vite umane innocenti. Con altrettanta ricchezza di particolari è narrata la vita di altri personaggi, psicologicamente ben delineati, creature legate all’idea di onore e amore per la propria terra: l’anima del popolo polacco legata a una profonda religiosità che ne coniuga le piccole e grandi gesta, la trama viva di un amore che Antonella ha fatto suo, conquistandosi nel nostro ricordo un posto nuovo e meraviglioso.

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