San Benedetto, razzismo al ristorante. Curzi e Falco:«Un episodio deprecabile»

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Ci uniamo allo sconcerto ed allo sdegno di don Gianni Croci sull’accaduto in un ristorante di San Benedetto, un episodio deprecabile di becero razzismo e pregiudizio nei confronti di un lavoratore di colore». É quanto affermano i consiglieri  Rosaria Falco e Marco Curzi, che aggiungono:«Pur essendo l’artefice di tale bassezza un turista e non un cittadino sambenedettese, riteniamo umiliante che sia accaduto sul nostro accogliente ed inclusivo territorio, e siamo felici della solidarietà dimostrata su più fronti al ragazzo. Ne approfittiamo per ribadire la convinzione, anche alla luce del recente e più tragico evento del povero innocente Willy, che riteniamo punibile e deprecabile ogni comportamento violento, ogni deriva amorale, ogni estremismo comunque denominato, che, lungi dall’essere strumentalmente utilizzato per le propagande elettorali, va punito in modo esemplare, da chiunque e nei confronti di chiunque commesso. Questo è il dettato dei nostri padri costituenti e della religione cattolica: prima ancora di fare del bene e di praticare l’altruismo, il precetto morale e legale del neminem laedere (non nuocere a nessuno) non ammette temperamenti o eccezioni derivanti dal colore della pelle. Come non deve ammettere eccezioni il principio di legalità, per cui tutti, senza distinzioni di nazionalità e provenienza, devono rispettare la legge del Paese in cui vivono. Speriamo con tutto il cuore che la nostra cronaca cittadina non abbia mai più a macchiarsi di tali bassezze». Falco e Curzi concludono con una frase pronunciata dal dott.Baiocchi: «I corrotti, i ladri e gli assassini, siano essi esecutori o mandanti, non hanno colore politico. Sono solo corrotti, ladri e assassini e come tali vanno mandati in galera».

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