Molo Sud, Fabrizio Capriotti: «Erbacce, sporcizia e degrado. L’Amministrazione non se ne accorge?»

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «L’Estate 2020 per i noti motivi legati alla pandemia Covid, obbliga la nostra città a porre la massima attenzione sugli eventi e sulle manifestazioni culturali, artistiche e religiose, etc…che potranno essere consentite dalle attuali normative sulla sicurezza». É quanto afferma Fabrizio Capriotti, portavoce del Centro Civico Popolare, con l’obiettivo di porre l’attenzione sulla sporcizia al Molo Sud. «C’è un evento che potrebbe vedere la luce nell’immediato e che darebbe lustro alla politica turistica, culturale ed artistica di questa Amministrazione e cioè la sistemazione, pulizia e illuminazione del Molo Sud. – spiega Capriotti – Il Molo Sud rappresenta per noi sambenedettesi un luogo che sintetizza la nostra identità, un braccio di terra in mezzo al Mare, dove si fondono la cultura marinara con quella di forte vocazione turistica, un luogo in cui vanno i nonni con i bambini, dove c’è chi va a prendere il sole oppure a mangiare, dove almeno una volta ognuno di noi è andato a pescare».

«Il Molo grazie alla regia di Piernicola Cocchiaro è diventato negli anni una galleria d’arte a cielo aperto (MAM – Museo d’Arte sul Mare) e unica nel suo genere, una camminata dove oltre alla brezza del mare, si respira arte, immaginazione, realtà e poesia: è un posto unico. – continua Capriotti –  Oggi la situazione di degrado è vergognosa, erbacce dappertutto, scritte, sporcizia, buio, l’impianto di illuminazione delle sculture mai terminato, è necessario restituire la dignità che merita al luogo ed a tutti gli artisti che negli anni ci hanno regalato le loro opere».

«É indispensabile organizzare un servizio di pulizia del luogo permanente, non si può presentare a tutti i turisti uno spettacolo così indecente, ma è possibile che non se ne accorga nessuno dell’Amministrazione? – conclude Capriotti – Magari trovare una collaborazione con l’adiacente Circolo Nautico, oppure coinvolgere altre Associazioni operanti nell’are. Forse basterebbe amare e vivere di più la città per rendersi conto che con mirati interventi di ordinaria amministrazione la si potrebbe far rinascere».

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