di REDAZIONE –
MACERATA – Musicultura con le sue circa 100 mila visualizzazioni delle dirette streaming delle serate nei social e le dirette televisive di Etv Marche e Tvrs batte il coronavirus e chiude con successo le audizioni live 2020. Sulle note “tutelari” di Stella, la canzone di Piero Cesanelli, sigla delle serate, si sono susseguiti sul palcoscenico del Teatro Lauro Rossi di Macerata in tre lunghi week end: 53 artisti, 159 canzoni, 11 spettacoli, seguiti da circa 100 mila persone nelle dirette streaming di Facebook e dalle migliaia di telespettatori a casa che dalle loro televisioni si sono sintonizzati sulle dirette di Etv Marche e Tvrs. «Musicultura batte il Coronavirus 2 a 0 – ha detto il sindaco di Macerata, Romano Carancini – le canzoni delle audizioni live, attraverso i canali televisivi e le dirette streaming ci hanno tenuto molto compagnia. La musica, la cultura e la voglia di trasmettere emozioni in un momento come questo è fondamentale, ringrazio tutta la grande organizzazione di Musicultura».
«Una scommessa vinta nonostante la situazione anomala che ci circonda – ha dichiarato il Direttore Artistico del Festival Ezio Nannipieri – grazie alle dirette, migliaia di persone hanno potuto seguire una selezione di belle canzoni che oggi l’Italia offre. E’ un momento molto ricco di creatività, noi cerchiamo di filtrare le proposte artistiche che hanno una prospettiva, ora ci dedicheremo alla scelta dei 16 finalisti che li porterà ad esibirsi davanti a pubblici sempre più ampi, fino ad arrivare, prima di approdare all’Arena Sferisterio di Macerata, sulle frequenze di Rai Radio 1».
A dar seguito a queste parole, in collegamento telefonico è intervenuta una delle voci più note della prima emittente radiofonica nazionale, un amico di lunga data di Musicultura, John Vignola: «La musica deve essere trattata bene, raccontata bene e condivisa. E Radio 1 farà da corrimano per questi 16 brani che arriveranno poi a Macerata; faremo in modo che queste canzoni, che sono cultura, letteratura e musica allo stesso tempo, risuonino e siano poi lanciate verso gli ascoltatori. In giorni come questi va ricordato: la musica è un bene resistente che abbatte distanza e frontiere che racconta storie con la forza della creatività».
Doppietta di premi per Fabio Curto nella serata finale delle audizioni live. La voce potente, intensa e graffiante di Fabio Curto ha conquistato la giuria del Festival e il grande pubblico dei social aggiudicandosi il “Premio Med Store” per la migliore esibizione della serata e il “Premio Val Di Chienti”. Il cantautore polistrumentista di Cosenza, già noto ai più per la vittoria nel 2015 di The Voice Of Italy, ha proposto a Musicultura con un set compost da chitarra contrabbasso e tastiere le sue canzoni: Domenica, La mia parte migliore e Il Trio dei Farfalloni “ questa è la canzone che sento di più,- ha raccontato l’artista – una fetta di storia del mio passato in cui molte persone si ritrovano”
Sul palcoscenico del Lauro Rossi, Magma “un nome d’arte che mi caratterizza perché oltre ad essere legata alla mia terra, il mio stile è un po’ “magmatico” caratterizzato da influenze e stili diversi e il magma ribolle proprio come me che voglio comunicare attraverso la musica.” Ha raccontato Magma al secolo Florinda Venturella, classe 1995 di Mussomeli, un paese nel cuore della Sicilia, che ha proposto i suoi brani: Terra, Anche Morfeo si è addormentato e Il resto non conta.
A Musicultura, con il nome di un personaggio di un film famoso della Disney, Giannicaro, gruppo di Vicenza che nasce dall’incontro del cantautore Giovanni Frison classe 1993 con tre musicisti di formazione ibrida, colta e popular: Alessandro Bertoldo, Daniele Asnicar e Fabio Ferrante. Giannicaro ha proposto al Festival un progetto che si pone l’obiettivo di eseguire musica scritta su partitura, come avviene nella musica classica, ma con la spontaneità del pop. E con quattro tastiere giocattolo la band ha proposto un percorso per riscoprire i propri sogni, facendosi venire ancora più dubbi, con le canzoni Quelli persi Schiaffo e Cose.
Con uno stile raffinato, elegante e grintoso Manuela Paruzzo in arte Miele, originaria di Caltanissetta, accompagnata dalla sua band, si è esibita di fronte alla giuria del Festival con le canzoni M’ama non M’ama, Il senso di colpa e al pianoforte con la sua più intima Balla con me. «Oltre ai testi il suono per me è fondamentale – ha raccontato Miele – La musica è un vero e proprio sintomo per la quale, fortunatamente in questo caso, non esiste nessuna cura».
Suggestive atmosfere d’oltreoceano quelle di Alex Ricci cantautore di Teramo, considerato tra i migliori chitarristi blues italiani che ha chiuso l’intensa carrellata dei 53 artisti delle audizioni live 2020 con le canzoni: Quello che voglio, Stanotte ritorno da te e Il gigante. «Il genere che amo è il Blues, mi scorre nelle vene, influenza la mia scrittura e la rende unica. – ha detto Alex Ricci – Il mio desiderio e quello di unire la canzone pop italiana con la musica americana».
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