“Amaranto”, storie semplici di grandi cambiamenti. Proiezione il 15 luglio a Grottammare

di REDAZIONE –

GROTTAMMARE – Dopo la premiazione come miglior documentario al Roma Independent Film Festival (RIFF) 2018, “Amaranto” sarà proiettato lunedì 15 luglio alle ore 21.30, durante la rassegna “Il Cinema in Giardino” a Grottammare, Via Marconi 50, ingresso principale dei Giardini del Comune. Ad introdurre la proiezione sarà Alessandro Pertosa, esponente del Movimento italiano per la Decrescita. Filosofo-economista ha all’attivo svariate pubblicazioni su forme di organizzazione sociale ed economica non convenzionali. La serata è realizzata in collaborazione con Piùconmeno-Associazione Picena per la Decrescita e Aiab Marche- Associazione Italiana Agricoltura Biologica.

“Amaranto” vuole narrare un’epoca che malgrado le gravi crisi è ricca di potenziale ed energia creativa che deve solo trovare i canali e le forme per esprimersi. Così nella sua semplicità il documentario di Emanuela Moroni e Manuela Cannone, sussurra le storie di chi ha deciso di opporsi a stili di vita e modelli di consumo non vantaggiosi per la propria salute, e in molti casi nemmeno per il proprio portafoglio. Le registe raccontano di voler “mostrare gli argomenti sotto una luce laica, senza la pretesa di presentare verità indiscutibili, ma piuttosto una visione filosofica di strade non convenzionali che suscitino domande e riflessioni profonde”. Scelte pionieristiche, ma percorribili da tutti per vivere meglio con se stessi, gli altri, e l’ecosistema che ci ospita. «C’è un mondo sotterraneo e invisibile che sta andando contro tendenza così come l’Amaranto, una pianta semplice e selvatica, ma che ha fatto tutto quel casino» commentano sorridendo le registe.

Cinque capitoli per coprire l’intero arco della vita: nascere, conoscere, viaggiare, abitare e rinascere trovano un nuovo significato attraverso le storie di Verena Schmid, ostetrica promotrice del parto naturale; Franco Lorenzoni, maestro di scuola elementare; Etain Addey, contadina, scrittrice ed esponente del bioregionalismo; Alida Nepa, referente del cohousing San Giorgio di Ferrara; Saviana Parodi, biologa e permacultrice: persone che nella vita hanno scelto il cambiamento.

«”Amaranto” rivolge lo sguardo verso chi sta cercando di costruire e immaginare un mondo diverso. Un mondo in cui ad ogni essere umano è riconosciuto il suo valore, dove è dato spazio alla comunità ed è ristabilita la profonda connessione che ci lega al pianeta Terra» commentano le registe. Partecipazione, Solidarietà e Rispetto per costruire economie che si muovono su binari alternativi restituendo dignità alle persone: nel momento del parto è la madre al centro dell’azione con la sua energia psicofisica, la didattica ha come elemento cardine l’azione pratica dei bambini. Il Cohousing come forma più fluida e inclusiva dello spazio privato, e la produzione si struttura in armonicamente con l’ambiente attraverso l’autoproduzione; e la Permacultura a guidare le interazioni vitali.

Emanuela Moroni e Manuela Cannone si sono incontrate mosse entrambe dall’interesse verso i Beni Comuni. Indagando cosa fossero e come fosse possibile proteggerli hanno incontrato storie resistenti, di persone che silenziosamente avevano creato alternative che funzionano e che custodiscono il nostro pianeta. Il documentario è stato prodotto dalle registe insieme a Raya Visual Art con il contributo di Banca Etica, tra i partner anche Ucca, Terre di mezzo Editore e Fa’ la cosa giusta!. “E tutta la comunità che si è creata attorno alla mission del docufilm nella quale ognuno ha sostenuto la causa apportando il proprio specifico contributo”. Infine la distribuzione è stata affidata a FairMenti Distribuzione specializzata in progetti di educazione ambientale.

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