Grottammare, s’inaugura la mostra “Pikenoi-antichità italiche della collezione Vallorani”

di REDAZIONE –

GROTTAMMARE – Sabato 18 maggio alle ore 18 presso Palazzo “Vallorani” (via F.lli Rosselli, 115) verrà inaugurata la mostra “Pikenoi – antichità italiche della collezione Vallorani”, visitabile fino al 31 ottobre 2019. L’evento, patrocinato dalla Città di Grottammare, prevede una mostra e un volume meticolosamente curati dall’antropologo Giacomo Recchioni, che metteranno a disposizione del pubblico il patrimonio posseduto da Agostino Vallorani. Ingresso gratuito. Orari: tutti i sabato e domenica 10-12 – 15-17; altri giorni su prenotazione www.pikenoi.it. Pikenoi era il nome etnico con il quale nel II sec. a.C. il geografo e storico Polibio  chiamò quell’antico popolo preromano stanziato tra la dorsale appenninica, il mare Adriatico e principalmente nelle attuali regioni di Marche e Abruzzo. Con questo titolo quindi, Recchioni e Vallorani, hanno voluto riecheggiare il modo con cui i Greci chiamarono i Piceni, con il fine di poter guardare un domani questo angolo di Storia con “altri occhi”.

Sono passati circa cinquant’anni da quando la comunità scientifica ha definito questa cultura dell’Italia preromana un fantasma che si aggirava nella fascia medio-Adriatica. Oggi dopo che mostre di elevata caratura come quelle di Roma, Francoforte, Matelica, Numana e in ultimo Belmonte Piceno hanno ridato una dimensione internazionale, l’Associazione Culturale Vidacilius grazie al patrocinio del Comune di Grottammare ha deciso di inaugurare una mostra proprio in quel territorio definito “La Perla dell’Adriatico”.  Nuovi scavi e recenti acquisizioni, inoltre, hanno messo in luce una nuova consapevolezza su di un misterioso passato che spesso riemerge, destando curiosità e fascino. Su questo filone l’Associazione Culturale Vidacilius – presieduta dal collezionista Agostino Vallorani – vuole promuovere, divulgare e mostrare, a un pubblico di studiosi e non, i più enigmatici oggetti appartenuti a questo ethnos dell’Italia antica, vissuto più duemila anni fa e spesso dimenticato nelle pagine dei libri di storia.

«Questa mostra consentirà a tutti di riappropriarsi di una parte fondamentale per la costruzione della memoria di Grottammare e dell’intero territorio – dichiara il sindaco Enrico Piergallini – conoscere la civiltà Picena significa, infatti, ritornare ad essere consapevoli di una civiltà forte, creativa ed organizzata che fu assimilata, non senza violenza, dalla civiltà romana. Di questa storia a Grottammare restano sparsi frammenti ancora oggi la maggior parte dei quali concentrati intorno la chiesa di San Martino, da molti ritenuta evoluzione dell’antico tempio della Dea Cupra. Qui si concentrarono le ricerche del Dall’Osso che molto hanno contribuito alla scrittura di questa storia. Pikenoi per fortuna ci permetterà di ricordare tutto questo».

Il volume che accompagna la mostra, edito da Livi Editore, contiene l’introduzione di Vittorio Sgarbi, il quale fa menzione dell’importanza di questa remota Civiltà che magicamente rievoca allo stesso tempo un Adriatico crocevia di culture e “un’ansia di Grecia”. Un passato e un presente, celato dall’Atleta del Lisippo e oggi reso noto grazie alla mostra “Pikenoi. La collezione di arte Italica Vallorani”.

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