Notre Dame, una tragedia che non merita insulti

di ELIANA NARCISI (ELIANA ENNE) –

Le immagini di Notre Dame distrutta sono qualcosa che non dimenticherò mai. Le fiamme, il fumo, la torre che crolla sotto gli occhi di una città sgomenta sono strazianti. Stiamo parlando di un monumento che è patrimonio dell’Umanità prima ancora che di una Nazione, un luogo che suscita emozioni profonde in chiunque abbia avuto il privilegio di visitarlo. L’incendio della Cattedrale rappresenta l’11 settembre per la storia dell’arte. Oggi ogni francese è a lutto, gli è appena morta una persona cara, perché Notre Dame è come un gigantesco e prezioso libro di pietra vivente e vederlo bruciare fa sanguinare il cuore.

Dovremmo essere tutti tristi per l’accaduto, a prescindere dalla nazionalità, ma ancora una volta la differenza la fanno gli individui, stupidamente divisi in due fazioni: da una parte i francesi e dall’altra il resto del mondo. Ancora una volta bisogna fare i conti con il rigurgito di certa abominevole ignoranza. Sono tanti purtroppo gli squallidi che gioiscono dell’accaduto e fanno battute sarcastiche. C’è chi strumentalizza la tragedia per insultare una città colpita e una popolazione piegata dal dolore, c’è chi vede perfino nell’evento una sorta di punizione divina per l’apertura dell’Occidente nei confronti di disperati che provengono da Continenti meno fortunati.

Ho avuto l’immenso privilegio di visitare più volte Notre Dame e ciò che mi porto dentro è molto di più di un mero ricordo. Non si è mai trattato di una gita o di una semplice escursione. Ogni volta è stato come fare un viaggio dentro al cuore e riempirsi di emozioni profonde. Abbiamo bisogno di bellezza pura, specie in tempi di degrado sociale e culturale come quello che stiamo vivendo e a chi è talmente arido da non comprendere di quale perdita si tratti, mi limito a dire che mi dispiace per voi, ma veramente.

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