“In Art” al Medoc, la rassegna si conclude con il giornalista Luca Leone e canti d’autore

di REDAZIONE –

Undicesimo e ultimo incontro della III edizione di “In Art”. Ospiti l’editore, giornalista e scrittore Luca Leone e le musiciste Giovanna Famulari, Fabia Salvucci, Alessia Salvucci –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Domenica 14 aprile, a partire dalle ore 18.30, al pub Medoc di San Benedetto ci sarà l’undicesimo e ultimo incontro della III edizione di “In Art”, pregevole rassegna letteraria e musicale che si avvale del patrocinio di Amnesty International Italia. Per l’occasione il giornalista e scrittore Luca Leone, presenterà il suo ultimo libro “Tre serbi, due musulmani, un lupo” (Infinito edizioni), mentre intorno alle ore 22, le musiciste Giovanna Famulari, Alessia Salvucci e Fabia Salvucci, si esibiranno nel concerto “Trame di donna nel mondo. Canti d’autore e di tradizione, di etnie intrecciate”. Dialogherà con gli ospiti il magistrato e poeta Ettore Picardi; interverrà all’incontro il vicepresidente di Amnesty International Italia, Paolo Pignocchi.
La rassegna letteraria e musicale “In Art” è organizzata dall’Associazione culturale Rinascenza con la direzione artistica di Annalisa Frontalini, il patrocinio e il sostegno del Comune di San Benedetto del Tronto e della Regione Marche e il supporto del portale Gate-Away.com, sponsor ufficiale. Info e prenotazioni 0735/780869.

IL LIBRO
“Tre serbi, due musulmani, un lupo” (Infinito edizioni 2019, con Daniele Zanon) è ambientato nella primavera-estate del 1992 a Prijedor, in Bosnia Erzegovina, in quella che oggi si chiama Repubblica serba di Bosnia, dove gli ultranazionalisti serbo-bosniaci vogliono sradicare i “non serbi” attraverso due strumenti: la deportazione e l’omicidio, al cui scopo vengono creati tre campi di concentramento, che ben presto diventano luoghi di uccisione di massa. È a Trnopolje – composto da una scuola, una casa del popolo e un prato, in cui vengono recluse tra le quattromila e le settemila persone – che è ambientata, nel maggio del 1992, la storia raccontata da questo libro, che non è solo un romanzo, ma è anche un reportage di quanto è accaduto troppi pochi anni fa e troppo vicino a noi per non sapere. Il libro ha il patrocinio di Amnesty International e di Iscos Emilia Romagna.

IL CONCERTO
TRAME DI DONNA NEL MONDO – Canti d’autore e di tradizione, di etnie intrecciate.
Il trio tutto al femminile nasce dall’incontro unico di tre artiste provenienti da mondi musicali e regioni d’Italia quasi opposti: la violoncellista triestina Giovanna Famulari dal mondo classico, dal jazz e dal pop, e le due sorelle Fabia e Alessia Salvucci della Valle di Comino (a confine tra Abruzzo, lazio e Campania) dalla world music e musica tradizionale italiana. Si conoscono grazie alla cantante romana Tosca che, affiancata da anni dalla violoncellista, le unisce nel suo ultimo progetto discografico “Appunti musicali dal mondo” in tournée già da due anni, inserendo nel suo ensamble musicale anche le sorelle Salvucci. Il concerto è un viaggio attraverso l’esperienza femminile declinata nelle varie etnie del mondo, a partire dalle nostre tradizioni musicali come ad esempio il canto delle lavandaie del Vomero fino ad arrivare al richiamo materno africano di Miriam Makeba, passando dalla sensualità del tango macedone e arrivando alla sacralità del canto d’amore ebraico tratto dal “Cantico dei Cantici”. Un lavoro caratterizzato dalla ricerca e rilettura di brani musicali della tradizione e d’autore riarrangiati in chiave moderna ed essenziale. Un mix di epoche e popoli diversi per riscoprire un unico sentire, un amore profondo per l’altro, un legame con la terra, una modalità di condivisione che le donne hanno sempre conosciuto al meglio.

GLI OSPITI
Luca Leone, laureato in Scienze politiche, è giornalista professionista ed è uno dei maggiori esperti sulle problematiche della Bosnia Erzegovina. Direttore editoriale e co-fondatore della casa editrice Infinito edizioni, ha scritto e scrive per molte testate e ha firmato una ventina di libri per più editori, tra cui, per Infinito edizioni, “Srebrenica. I giorni della vergogna” (2005), “Bosnia Express” (2010), “Saluti da Sarajevo” (2011), “I bastardi di Sarajevo” (2014), “Srebrenica. La giustizia negata” (2015), “Eden. Il paradiso può uccidere” (2016), “Višegrad. L’odio, la morte, l’oblio” (2017). Tre serbi, due musulmani, un lupo (2019, con Daniele Zanon) è il suo ultimo libro.

Paolo Pignocchi, attivista di Amnesty International Italia dal 1987. Attualmente ricopre il ruolo di Vice Presidente della Sezione Italiana di Amnesty International è un componente del Comitato Direttivo Nazionale.

Giovanna Famulari, diplomata al conservatorio di Trieste in pianoforte violoncello.  Musicista eclettica, produttore artistico e musicale arrangiatrice, spazia dalla musica classica a molti generi musicali, dal jazz al pop. Collabora con vari artisti in progetti discografici e teatrali, con Ron ha inciso due Cd e da cinque anni è in tour con lui. Con Tosca collabora da tempo come produttrice, arrangiatrice e musicista, con lei ha prodotto per Sony classica “Il suono della voce” e “Appunti musicali dal mondo” di cui è arrangiatrice e produttrice artistica. Sempre con Tosca, è stata in tournée internazionale in Algeria, Tunisia e in autunno in Brasile. Collabora con Mimmo Locasciulli con il quale ha curato gli archi dell’ultimo lavoro discografico, con Gege Telesforo con cui ha inciso un brano nel suo ultimo lavoro, con Luca Barbarossa ospite nel suo ultimo Cd “Duets”, con Mogol dove ha curato gli archi nel Cd “New Era”. Altre collaborazioni con artisti come Letizia Gambi e Lenny White, Mario Biondi , Renga, Niccolò Fabi, Gabriele Mirabassi, Antonello Salis, Marcello Rosa, Flavio Boltro, Max Jonata. Ha suonato con James Taylor in occasione del programma radiofonico Barbarossa social club. Collabora con il cantautore americano Marcus Eaton con il quale ha partecipato al suo ultimo cd prodotto da David Crosbie. Ha collaborato in diverse produzioni teatrali con Peter Stein, Nicola Piovani, Alessandro Haber, Lina Wertmuller, Maddalena Crippa, Rocco Papaleo, Maria Paiato, Massimo Venturiello, Hermann Vaske, Massimo Popolizio. E’ stata l’unica artista italiana a far parte della mostra evento Why Are You Creative? al Museum für Kommunikation Berlin. Ha partecipato a numerose trasmissioni radiofoniche e televisive, è primo violoncello nell’orchestra della Rai in varie produzioni.

Fabia Salvucci è un’interprete che si diverte suonando varie percussioni e solo per sbaglio pianoforte e chitarra. Il suo mondo musicale gravita nella world music e nella musica popolare italiana, generi che creano un facile ponte tra teatro e musica, due arti abbracciate molto presto dall’artista. Si avvicina infatti alla musica attraverso gli studi del pianoforte e del canto e a quattordici anni inizia a lavorare nella compagnia teatrale dell’Aedo studio, associazione nella quale partecipa attivamente all’ideazioni e produzione di eventi artistici, spettacoli teatrali editi e inediti, arte di strada e concerti. Nel 2012 incontra l’etnomusicologo Ambrogio Sparagna, direttore dell’Orchestra Popolare Italiana, in cui entra a far parte nel 2013. Quest’incontro definisce ancor più la direzione verso lo studio e la ricerca dei canti della tradizione italiana, con particolare interesse per le lingue, i dialetti e i brani in via di estinzione. Fonda insieme all’interprete Sara Marini “Djelem do mar”, un progetto musicale in cui versa tutta la sua ricerca delle diverse e molteplici sonorità delle etnie mediterranee e del mondo. Nel 2017 si diploma nel corso di alta formazione professionale dell’ “Officina delle Arti P.P. Pasolini”, sezione “canzone”, coordinata dalla cantante Tosca, che la vorrà nel suo ensamble musicale portandola in giro nella tournée “Appunti musicali dal mondo” frutto del suo ultimo lavoro discografico, in cui Fabia compare oltre che come corista, da solista nel brano “Sogna fiore mio”, canzone di Ambrogio Sparagna.

Alessia Salvucci è una percussionista specializzata nelle tecniche dei tamburi a cornice. Si avvicina alla musica ben presto attraverso lo studio del pianoforte, ma la passione per la world music spinge l’artista all’incontro con quello che sarà il suo strumento principe: il tamburello. Si forma con diversi maestri: Valentina Ferraiuolo, Alfio Antico fino ad arrivare ad Arnaldo Vacca. Dapprima approfondisce le tecniche e i ritmi della musica tradizionale italiana, per poi arrivare ad affrontare repertori di etnie più lontane, portando avanti contemporaneamente gli studi classici formandosi nel corso di strumenti a percussione presso il Conservatorio di Musica “Licinio Refice” di Frosinone. La sua attività di concertista la fa collaborare con il M° Alessandro Parente e il suo ensemble di organetti “Il Giardino della Pietra Fiorita”. Con Fulvio Cocuzzo, professore ed eclettico artista della Val di Comino nei suoi spettacoli e concerti. Con il M° Ambrogio Sparagna, incontro fondamentale per la musicista, che segna l’ingresso nell’Orchestra Popolare Italiana, con la quale si esibisce come percussionista solista in diversi programmi trasmessi da Rai (TV e radio) e in importanti festival sul territorio nazionale ed internazionale e nell’Orchestra Giovanile Popolare di Orvieto, che vanta la collaborazione con artisti del calibro di: Imany, Peppe Servillo, Francesco Di Giacomo, Fausto Mesolella e Hevia. Percussionista del gruppo musicale “Mamma li turchi”. Nel maggio 2017 inizia la collaborazione con la cantante romana Tosca, con la quale si esibisce nelle tournée nazionali ed internazionali dei suoi ultimi progetti discografici “Appunti musicali dal mondo” e “Sto core mio”, omaggio a Roberto Murolo. Affianca in qualità di musicista l’attore Massimo Venturiello in alcuni suoi progetti teatrali.

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