Giornata della Memoria a Offida, uno spettacolo al Serpente Aureo per non dimenticare

di REDAZIONE –

OFFIDA – Per la Giornata della Memoria, l’Amministrazione Comunale, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “Falcone-Borsellino” di Offida, propone uno spettacolo teatrale realizzato dagli studenti della Scuola Secondaria di Primo grado dal titolo “Al di là della memoria”, in scena il 29 gennaio alle ore 10,30 al Teatro Serpente Aureo. Lo scopo sarà quello di far riflettere lo spettatore, non solo sul passato, ma soprattutto sull’indifferenza dilagante dei nostri giorni.
«Anche quest’anno – spiega l’assessore alla cultura, Isabella Bosano – l’Amministrazione comunale, per celebrare la Giornata della Memoria, ha voluto coinvolgere direttamente il Consiglio Comunale dei Ragazzi di Offida e gli studenti della Scuola Secondaria di Primo grado, che hanno ideato lo spettacolo con il supporto degli insegnanti. Ringrazio in particolare i professori Francesco Cardarelli e Pino Sollazzo. Attraverso la memoria dobbiamo costruire un futuro di solidarietà, pace, fratellanza senza quell’indifferenza che è stata la causa di tanto odio».
La manifestazione è stata concepita sin dall’inizio con gli studenti che fanno parte del Consiglio Comunale dei Ragazzi, ognuno di loro ha proposto la propria idea e insieme hanno raggiunto una sintesi finale che ha portato alla realizzazione di uno spettacolo in cui poesia, musica, danza ed immagini si fondono e come un fiume in piena scuotono e riempiono di emozioni lo spettatore: per non dimenticare, per non ripetere.
«Considero la dimenticanza una sciagura, – commenta il sindaco di Offida, Valerio Lucciarini – occorre ricordare per comprendere le dinamiche che innescarono quelle barbarie umane. Si cominciò con l’antisemitismo, che rese gli ebrei vittime di odio e di discriminazione, e si arrivò con ferocia alla decisione del loro sterminio. Ebbene, l’analisi di quel che è accaduto ci dovrebbe aiutare, soprattutto oggi, a fare delle considerazioni, a prendere decisioni, a cercare con forza di rimanere umani».

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