Al via il progetto Hubilita, primo spazio di coworking e coffice del Piceno

di REDAZIONE –

L’iniziativa offre possibilità lavorative a giovani disoccupati e studenti universitari, attraverso un percorso di accompagnamento che porterà alla costituzione, entro dicembre 2018, di una attività commerciale di bar e spazi condivisi di lavoro –

MONTEPRANDONE – È stato avviato il progetto Hubilita, realizzato dalla Cooperativa Sociale Tangram insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno. Si tratta di una iniziativa che offre possibilità lavorative a giovani disoccupati e studenti universitari, attraverso un percorso di accompagnamento che porterà alla costituzione, entro dicembre 2018, di una attività commerciale di bar e spazi condivisi di lavoro per favorire progetti di rete. Si tratta di un spazio di 850 mq, a San Benedetto del Tronto in zona Porto d’Ascoli, che ospiterà il primo coworking e coffice del Piceno. Uno spazio dedicato a generare relazioni per creare innovazione, contaminazione, sviluppo, crescita, cultura, attivazione e propulsione, in grado di far crescere opportunità, competenze, nuovi modelli di business.
La prima attività progettuale, che si realizza tramite una call che si concluderà a fine maggio, è la selezione di 60 giovani under 35 che saranno avviati ad un percorso che prevede tre step. Innanzi tutto un laboratorio della durata di 30 ore sul tema dell’impresa sociale guidato dall’associazione I Girasoli e da docenti dell’UNIVPM, partner del progetto, e che si terrà in tre differenti sedi: Giovarti a Centobuchi, Bottega Terzo Settore ad Ascoli Piceno e Mentore Lab a Comunanza. Al termine di questo primo percorso saranno selezionati 20 partecipanti al successivo laboratorio Costruzione di Hubilita”, che si svolgerà ad Ascoli Piceno ed avrà durata di 100 ore con l’obiettivo di trasferire le conoscenze trasversali e professionalizzanti da impiegare nell’attività lavorativa all’interno di Hubilita. Al termine del secondo laboratorio verranno selezionati 3/5 giovani che non solo entreranno a far parte del team di Hubilita, ma potranno svolgere uno stage presso le migliori realtà nazionali nel campo dei coworking e dell’innovazione.

A partire da giugno sarà attivata la seconda call “Progettiamo lo spazio”. Un’azione di co-progettazione condotta dalla Scuola di Architettura e Design dell’UNICAM, partner del progetto, che mira a coinvolgere stakeholders e opinion leader territoriali nella definizione del concept di spazio/servizio. A seguire, tra settembre e novembre, verranno attivate le ultime due call, rivolte a business team e free lance finalizzate alla selezione della community che condividerà lo spazio e si candiderà a costruire, insieme al team di Hubilita, il futuro. Le quattro call e l’ampia partecipazione della comunità connotano Hubilita come un progetto open, non solo spazio di coworking e coffice, ma luogo di partecipazione e attivazione per generare futuro.

L’iniziativa realizzata da Tangram insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno è un progetto ambizioso che intende promuovere cambiamento e sviluppo del territorio e offrire visione e opportunità di futuro. La proposta, si fonda sulla consapevolezza che la nostra società sta attraversando un cambiamento epocale e il nostro territorio deve necessariamente iniziare a costruire nuove chance di sviluppo, investendo sui tanti talenti che crescono nella nostra comunità ed offrendo Loro l’opportunità di crescere e sviluppare le Loro idee nel proprio territorio. Per farlo occorre creare nuovi ecosistemi generativi che possano fornire le chiavi necessarie allo sviluppo e alla produzione di valore.

Collaborazione, contaminazione, innovazione, digitale sono i paradigmi dei nuovi modelli di business, più ibridi rispetto al passato e più connessi alle comunità e ai territori. Nuovi modelli appunto che reinterpretano le risorse implicite ed esplicite dei territori per generare inedite catene di produzione del valore, secondo principi di sharing economy, economia circolare ed economia sociale. Modelli di sviluppo che non solo generano ricchezza, ma contribuiscono a produrre benessere per le comunità.

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