di REDAZIONE –
ASCOLI PICENO – Il Centro di Cultura Popolare Picena istituito dall’Associazione di Volontariato Egeria organizza per il secondo anno consecutivo i corsi di musica e danze popolari tradizionali presso il Sestiere di Sant’Emidio ad Ascoli Piceno (in Rua Sgariglia n.7). L’inizio è previsto per giovedì 9 ottobre alle ore 20 (percussioni popolari) e alle 21 (balli tradizionali e balfolk). Quest’anno verrà anche introdotta una bellissima novità con il corso di Balfolk tenuto dalla docente Sissi Spicca. Verranno inoltre attivati corsi di organetto, percussioni popolari (tamburello, nacchere, troccola e altrio) e danze popolari con un particolare riguardo al Saltarello delle Vallate del Tronto e del Tesino e di pizzica. I corsi saranno tenuti da Tibor Cecchini, Laura Angeloni, Fabrizia Latini, Marco Pietrzela, Maristella Magli, Sergio Giuliani, Sissi Spicca.
L’Associazione di Volontariato Egeria – ben consapevole del ruolo che le tradizioni hanno da un punto di vista sociale, educativo, economico per il Piceno – ha proposto una Legge Regionale per la salvaguardia e la valorizzazione del Saltarello che è stata poi realizzata, presentata e approvata grazie all’assessore regionale Andrea Antonini. Da tre anni ha inoltre attivato presso le scuole primarie e secondarie di Ascoli Piceno, Roccafluvione, Sant’Egidio alla Vibrata, Maltignano e Valle Castellana dei brevi corsi gratuiti dal titolo “Il risveglio delle Tradizioni” come strumento di tutela e di memoria delle tradizioni popolari del Piceno e un modo per restituire centralità alle persone e alle comunità. Lo scopo è mantenere vive le tradizioni del nostro territorio e favorire un ricambio generazionale dei suonatori e dei ballerini popolari.
«Da diversi anni le nostre tradizioni stanno subendo un lento ed inesorabile declino dovuto a un pregiudizio atavico e alla scarsa attenzione che le istituzioni locali dedicano a questo ambito. Dobbiamo invertire il trend e favorire la rinascita dell’interesse dei più giovani verso questo mondo – afferma il Presidente dell’Associazione Egeria, Marco Pietrzela – . La Pasquella, il Sant’Antonio, lo Scacciacrocchie, l’Ascensione, il Carnevale, la Notte di San Giovanni e tutte le altre ricorrenze sparse nel corso dell’anno sono un patrimonio immateriale identitario fondamentale ed importantissimo. E attenzione, non sono solo il lascito della nostra comunità e dei nostri avi, ma possono essere un rilevante volano per un turismo esperienziale, caratteristico e di qualità».
Copyright©2025 Il Graffio, riproduzione riservata






































