di ANTONIO DE SIGNORIBUS –
ALTIDONA – Eccoci di nuovo con la grande musica, ovvero “Donchev suona Beethoven. Tra passato e presente”. Si tratta del secondo recital dell’integrale delle Sonate di Beethoven, che si svolgerà sabato 27 settembre a partire dalle 21.15, presso la Sala Colonna dell’Accademia Malibran di Altidona. Prosegue il progetto dedicato all’integrale delle Sonate per pianoforte di Ludwig van Beethoven, una delle vette assolute della musica classica, che il pianista bulgaro Ivan Donchev sta realizzando con l’Accademia Malibran. Questo ciclo, che rappresenta una pietra miliare nel panorama musicale contemporaneo, ha preso il via con grande successo e prosegue con il secondo recital, intitolato “Tra passato e presente”. In questa serata imperdibile, Donchev eseguirà tre sonate beethoveniane scritte tra il 1797 e il 1799:
Sonata per pianoforte n. 9 in mi maggiore, op. 14 n. 1
Sonata per pianoforte n. 10 in sol maggiore, op. 14 n. 2
Sonata per pianoforte n. 4 in mi bemolle maggiore, op. 7 (“Gran Sonata”).
Con un programma che abbraccia le diverse fasi compositive di Beethoven, il recital offre una rara opportunità di ascoltare alcuni tra i più grandi capolavori del compositore, eseguiti con un’interpretazione di grande valore.
«Come direttrice artistica dell’Accademia Malibran, sono lieta di ospitare il secondo recital del ciclo “Donchev suona Beethoven”, un progetto che non solo sta conquistando il pubblico, ma che affonda le radici in un impegno culturale e artistico che sentiamo profondamente nostro. – afferma Rossella Marcantoni – La scelta di proporre l’integrale delle Sonate per pianoforte di Beethoven è una sfida ambiziosa: ogni tappa di questo percorso diventa un’occasione unica per riscoprire il genio di un compositore che ha saputo anticipare il futuro della musica. La qualità dell’esecuzione di Ivan Donchev, che unisce una rigorosa conoscenza storica a una sensibilità personale e coinvolgente, rende ogni concerto un’esperienza irripetibile, lo ringrazio profondamente. Un sentito ringraziamento anche al Professore Paolo Peretti per la sua preziosa guida all’ascolto, che arricchisce ulteriormente l’esperienza del pubblico prima del concerto. Siamo lieti di accogliere i nostri spettatori in una sala così intima come la Sala Colonna, dove la musica si può vivere e respirare da vicino. Il nostro impegno nella diffusione della cultura musicale continua con iniziative come questa, che offrono un’opportunità per vivere la musica nella sua forma più pura, riflettendo sul suo potere di attraversare i secoli e rimanere sempre nuova. Un sincero grazie al nostro pubblico, alla Regione Marche, alla Fondazione Carifermo, alla Banca del Piceno e a tutti gli sponsor che rendono possibile questo dialogo continuo tra i diversi generi musicali».
Ivan Donchev è uno dei pochi pianisti sulla scena internazionale ad affrontare l’integrale delle sonate per pianoforte di Beethoven, un’impresa di straordinario impegno artistico e intellettuale che testimonia la sua eccezionale padronanza tecnica e interpretativa. Definito dal leggendario Aldo Ciccolini “artista di eccezionali qualità”, la critica lo descrive come “raffinato” (Qobuz Magazine), “pieno di temperamento” (Darmstadter Echo) e capace di una “tecnica impeccabile” e di un’”incredibile capacità di emozionare” (Il Cittadino). Nativo di Burgas, in Bulgaria, Donchev ha debuttato a soli 12 anni come solista con orchestra e si è subito imposto in concorsi internazionali, conquistando premi prestigiosi. Ha suonato in alcuni dei più importanti teatri del mondo, tra cui la Merkin Hall di New York, il Conservatorio Čajkovskij di Mosca, e la Boesendorfer Saal di Vienna, diventando uno dei pianisti più apprezzati a livello mondiale. In Italia dal 2000, Donchev ha calcato i palcoscenici dei maggiori festival e istituzioni musicali: dal Teatro La Fenice di Osimo al Festival dei Due Mondi di Spoleto, collaborando con orchestre e direttori di fama internazionale. Oltre alla carriera concertistica, è un apprezzato docente presso il Conservatorio “F. Torrefranca” di Vibo Valentia, dove forma le nuove generazioni di musicisti. La sua passione per la musica lo ha spinto anche a realizzare ricerche di rilievo, come quella dedicata a Ferruccio Busoni. Il suo impegno nella musica non si limita all’esecuzione, ma abbraccia anche la ricerca e la didattica, rendendolo un punto di riferimento per l’intero panorama.
Al termine del concerto, l’Accademia Malibran offrirà ai presenti un momento conviviale in Sala Malibran, con un brindisi che prevede i vini esclusivi Cantatrice e Guarracino, prodotti dall’Accademia stessa in omaggio alla grande Maria Malibran, insieme agli Amaretti della Valdaso, e al “micidiale” ciambellone della casa. Per concludere non poteva mancare una frase significativa di Beethoven: «Non temere le difficoltà, lasciati trasportare dalla musica”». Ingresso 15 euro. Info e prenotazioni 338.8219079. La biglietteria è aperta a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo. Il biglietto può essere acquistato di persona in sede. È possibile accedere al concerto anche senza prenotazione, compatibilmente con i posti ancora disponibili in sala.
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