“La Maestà”, Mario Vespasiani presenta la sua grandiosa pala d’altare a Ripatransone

di REDAZIONE –

RIPATRANSONE – Si terrà domenica 7 aprile nella cittadina marchigiana di Ripatransone, in occasione della festività dell’Ottava di Pasqua e della rievocazione storica del Cavallo di Fuoco risalente al 1682, la presentazione della grandiosa pala d’altare realizzata da Mario Vespasiani, intitolata La Maestà. Un’opera dipinta ad olio su tela, di oltre due metri d’altezza che interpreta e rinnova la tradizione cristiana mediante un virtuosismo tecnico ricercato ed una particolare iconografia, che mette in relazione le luminosità dello spazio con gli sguardi complici dei protagonisti. Predomina la scena la giovane Madonna raffigurata con un libro in mano, intenta a leggere le storie bibliche o semplicemente delle fiabe al bambino Gesù che divertito si sporge per giocare con la punta del pastorale di un San Gregorio Magno sorridente e partecipe nella sua espressione. Ai suoi piedi in atto di offerta un angelo si prostra, portando qualcosa in dono o per raccogliere l’acqua benedetta che sembra sgorgare dal basamento. Tutta la scena si svolge all’interno di una cattedrale la cui prospettiva è enfatizzata da una cornice lignea, scolpita a mano, di grande pregio che fa risaltare la maestria tecnico-stilistica nel rendere immateriale lo spazio, irradiato da una fonte luminosa che scende obliqua dalle aperture presenti nell’architettura. Le volte e la cupola centrale sembrano perdere di peso per fluttuare in uno spazio armonico, richiamando dei riferimenti sia all’arte barocca come alla pittura astratta del novecento.

Mario Vespasiani è riconosciuto come uno dei maggiori interpreti contemporanei la cui ricerca sta innovando il linguaggio pittorico sia sotto l’aspetto formale che in quello concettuale. Rispetto alla crisi che sta attraversando la tradizione religiosa e di cui anche l’arte sacra sembra soffrire – come se avesse perso la sua ispirazione profonda, per scendere a compromessi fatti di composizioni stilizzate o troppo didascaliche – le interpretazioni di Vespasiani sono tra le più riuscite proposte del nuovo secolo, tali da essere considerate dall’indubbio valore artistico che di devozione. Il messaggio che questo grande dipinto vuole trasmettere secondo l’autore è quello di tornare a prendere in considerazione la componente essenziale del cristianesimo, ossia la gioia, la bellezza dell’essere coscienti di sentirsi parte di un cosmo meraviglioso e per tale motivo testimoniare con tutto l’entusiasmo possibile la felicità di essere qui ed ora. Un’opera che parla anche della maternità, che è dono reciproco ed inno alla vita.

Di recente Vespasiani – sempre attento alle tradizioni e alla valorizzazione del proprio paese – ha deciso di realizzare per la sua città un innovativo museo d’arte contemporanea, THEMVSEO il quale disponendo tra l’altro di un parco botanico permetterà un’esperienza unica tra arte e natura. Anche per tale impresa, il risalto che Vespasiani sta dando a livello nazionale alla città di Ripatransone e a tutto il territorio piceno in ambito culturale è incommensurabile. In questi giorni è in corso una sua mostra dedicata a Winston Churchill a 150 anni dalla nascita presso il museo Churchill di Montemaggiore. La Maestá resterà visibile nello studio d’arte situato in Corso Vittorio Emanuele 34 a Ripatransone per tutta la giornata di domenica 7 aprile.

Copyright©2024 Il Graffio, riproduzione riservata