Bandiera Blu, nozze d’argento per la città di Grottammare

Il consigliere Flavio Vespasiani (non candidato) delegato per Grottammare

di REDAZIONE –

Dal 1999 la FEE Italia certifica la qualità delle vacanze nel rispetto dell’ambiente –

GROTTAMMARE – La Città di Grottammare e la Fee Italia festeggiano 25 anni di Bandiera Blu. L’ufficialità arriva dalla sede del Cnr a Roma, dove è tornata a svolgersi la cerimonia di consegna delle bandiere, dopo tre edizioni tenutesi “a distanza”. L’obiettivo della Foundation for environmental education nell’assegnare le Bandiere Blu è quello di spingere verso un turismo sempre più sostenibile, in cui la qualità dei servizi si accompagni al rispetto dell’ambiente, verificando che, su questo punto, l’attenzione degli enti concorrenti sia alta e continua. «Tra gli indicatori necessari per il mantenimento della Bandiera Blu – ricorda la responsabile del servizio Ambiente, Elisa Mauro – ci sono la corretta gestione del territorio, che comprende raccolta differenziata e riduzione dei rifiuti, le attività di educazione ambientale, lacura dell’arredo urbano e delle spiagge, l’eccellente qualità delle acque di balneazione, che Grottammare ha dimostrato su tutti gli 8 punti di prelievo nei controlli effettuati dall’Arpam durante la scorsa stagione, l’estensione delle piste ciclabili. Tra i paramenti più importanti, inoltre, ci sono il mantenimento della certificazione Iso 14001 e l’accesso al mare per tutti, senza barriere architettoniche e limitazioni». Le 31 spiagge libere cittadine, dislocate capillarmente lungo tutto il litorale comunale, costituiscono, infatti, un elemento su cui si è concentrato l’impegno del Comune negli anni più recenti per garantire l’accessibilità. Accessibilità intesa sia come possibilità di frequentare l’arenile e l’acqua per le persone con disabilità (è recente l’assegnazione di una spiaggia alla Croce Rossa Italiana) attrezzando alcune spiagge libere con passerelle e docce ad hoc, oltre che l’attivazione di un servizio a richiesta con sedie da mare (job) sulle quali poter entrare in acqua, sia come rafforzamento del servizio di sicurezza a mare con torrette e personale dislocato su tutto il litorale, senza distinzione di spazi pubblici o in concessione.

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