“Giallo seta. Amori e segreti di Villa Adriana”, il libro di Alessandra Bucci e Antonio D’Amore all’Auditorium

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Giallo seta. Amori e segreti di Villa Adriana” è il titolo del libro di Alessandra Bucci e Antonio D’Amore che verrà presentato domani, sabato 11 marzo alle ore 18, all’Auditorium Tebaldini nell’ambito della rassegna letteraria “Incontri con l’autore” a cura di Mimmo Minuto. A conversare con gli autori sarà Stefania Pompeo. Sono previsti interventi di Franca Maroni, Arturo Bernava, Domenico De Berardis, e l’accompagnamento musicale di Francesco Ranalli. Marchigiana per nascita e abruzzese per tutto il resto lei, romano per nascita, toscano per crescita e abruzzese per scelta lui. Professoressa di lettere lei e giornalista lui. Poetessa lei, cronista lui. Abili affabulatori, amanti delle parole scritte e uniti dalla passione del fare di quelle parole un racconto. Costruttori di emozioni. Autori di molti libri e vincitori di numerosi premi letterari in tutta Italia, ma soprattutto una donna e un uomo. Capaci di sognare. E, come donna e uomo, hanno deciso di mettere la loro fantasia al servizio di una storia scritta a quattro mani, che è la storia incredibile e straordinaria di una donna e di un uomo. E delle parole scritte.

IL LIBRO
Per affrontare il blocco dello scrittore e riprendersi dopo una brutta malattia, Giulio si trasferisce a Villa Adriana. Qui, grazie ad un meraviglioso ritratto e ad una lettera d’amore ritrovata per caso, “incontra” una donna ottocentesca, Adriana De Panfilis. Rapito dalla personalità di Adriana, Giulio torna a scrivere. E lo fa rispondendo proprio a quella lettera. Ci sono amori destinati a fallire per un dispetto del destino, altri che riescono a oltrepassare le barriere del tempo e della morte. Proprio come quello che nasce fra i due protagonisti. Come per magia, la misteriosa donna risponde a Giulio scrivendo nuove e appassionate lettere. Ma com’è possibile tutto ciò? Delirio? Sortilegio? O forse l’amore, per realizzare i suoi scopi, a volte può servirsi anche di sentieri sconosciuti?

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