Irene Grandi incanta il pubblico di Musicultura. Ponente vince il Premio Targa Banca Macerata

di REDAZIONE –

MACERATA – «Musicultura è il luna park dei musicisti, un luogo dove ci incontriamo e ci scambiano idee con il massimo rispetto per l’espressività di ognuno e dove si cresce. Qui tra tanti artisti all’inizio delle loro carriere voglio cantare la canzone  che ha consacrato la mia storia» ha detto Irene Grandi, ospite speciale delle Audizioni Live di Musicultura, che tra l’entusiasmo dei presenti, sulle note della chitarra acustica di Saverio Lanza, ha aperto la sua esibizione al Teatro Lauro Rossi con “La tua ragazza sempre” travolgendo il gremito pubblico di Musicultura con la sua splendida energia contagiosa. Ha proseguito con una medley “Un vento senza nome” la sua testimonianza di autrice, scritta con Lanza, un incoraggiamento alle donne che hanno fatto scelte difficili per riprendersi la propria vita e “Stella di Mare”.

«Un omaggio sentito a Lucio Dalla che ha sempre avuto tanta sensibilità verso il mondo femminile» ha spiegato Irene Grandi, ricordando il grande cantautore nel giorno del  decimo anniversario della sua scomparsa. Bella, solare, con carisma naturale e  voce potente, Irene Grandi ha letteralmente infiammato il pubblico nel finale con due suoi brani cult “Bruci la città” e “Prima di partire per un lungo viaggio” scritta per l’artista fiorentina da Vasco Rossi e Gaetano Curreri.

Ad emozionare i presenti nella quinta serata di Audizioni Live del Festival il messaggio  di pace di Lucio Dalla, a dieci anni  dalla sua scomparsa, lanciato dallo  Sferisterio  nel 2006 durante la XVII edizione di Musicultura, per introdurre la sua canzone “Henna” una preghiera laica contro la guerra,  ispirata dal conflitto balcanico di quegli anni. «Basta violenza, basta odio, basta non amore» parole attualissime del compianto cantautore bolognese  che hanno aperto la serata con il pensiero sempre vicino al popolo ucraino e l’invito del Festival a sostenere la raccolta fondi con il numero solidale 45525  per far fronte ai bisogni delle popolazioni vittime del conflitto.

Ponente di Palermo si è aggiudicata il Premio del pubblico presente a Teatro e collegato  ai social,  la Targa Banca Macerata consegnata dal Rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato e dalla responsabile marketing di Banca Macerata Irene Croceri. Ponente è il cognome di Alessandra, nella sua coinvolgente esibizione  ha proposto “Nuvoli bianchi” e “Abballo” pensati e scritti in un palermitano contemporaneo a tratti  arcaico ed accademico, nel rispetto della tradizione popolare del canto siciliano.  Nel 2013 Ponente è nel trio Le Morgane, fonda poi  i Teresa e il duo Ponente-Seggio e nel 2016 entra nella compagnia teatrale S’Kalsa con cui sperimenta teatro folk popolare e contemporaneo. Collabora con Maurizio Bologna & Folk Band e con Gaetano Mirabella,.  appare sul grande schermo con i registi Vigore, Pif e Ficarra e Picone. Durante il primo lockdown dà vita al suo primo EP, “Riavuli”.

L’artista più applaudito dal pubblico presente in sala al teatro Lauro Rossi è stato il giovane Filippo Bubbico,  musicista, compositore, producer, sound engineer, polistrumentista di Lecce,   ha proposto un sound ricco di sfumature, una miscela di musica leggera e colta che sfiora l’anima e accarezza la melodia nei brani “In ognuno di noi” e “Ti ricordi”. Filippo Bubbico nel 2015 vince la borsa di studio come miglior giovane talento italiano per la Berklee Summer School, nel 2017 si laurea in Pianoforte Jazz e l’anno successivo pubblica il suo disco d’esordio “Sun Village”. É del  2021  il suo secondo album “Honolulu Arrivo” da cui sono estratti i due brani presentati a Musicultura.

Testi cinici e autoironici quelli proposti da Federico Oliviero in arte Moretti nelle canzoni “Sun Junipero” un’isola caraibica che non esiste dove ogni realtà diventa finzione e ogni finzione diventa realtà e “Antiedipo” un brano che parla di droga e sesso e del desiderio espresso come una mancanza all’interno di una società dei consumi. Moretti nel 2012 vince il concorso Clap&Win all’Alcatraz di Milano con il suo gruppo, segue  un percorso da solista con il proprio nome di battesimo nel 2018 con l’EP “Decrepito e Irrisolto”.  Dal 2020 cambia nome e stile compositivo e collabora con la Bradipo Dischi, con la quale pubblica lo scorso gennaio  il suo primo singolo.

Da Modena Moriel, ovverosia Riccardo Moriello  con “Non ci ripensi mai” e una canzone lunga “12 km”,  brani ricercati che mescolano il lato più solare del pop radiofonico con il lato più cupo dell’elettronica europea, ad unirli il cantautorato italiano più colto da cui Muriel mutua sensibilità e ironia. Ha pubblicato i primi brani, “Emma Stone” e “Salvami” ed è stato  selezionato dalla cantante Alice per il lato B del 45 giri del suo singolo “Dimmi di sì”. É della primavera scorsa il suo nuovo EP “Segni Opposti”.

Sperimentazione urgenza emotiva e recupero di sonorità del passato, questi gli elementi alla base del progetto presentato da Sandri, il polistrumentista Michele Alessandri di Cesena classe 1996.   Per la prima volta accompagnato dalla sua band si è esibito a Musicultura con  “Bar Legni” e “Opet” dove  canta di bar di periferia e di amici immaginari. Sandri ha collaborato con molti artisti tra cui Jang Senato, Comaneci, Alberto Fortis e Sunday Morning.

Isotta Carapelli in arte Isotta è una cantautrice di Siena classe 1992, ha offerto con il suo stile “romantic dark” i brani “Psicofarmaci” e “Palla Avvelenata” il ricordo di una sofferenza personale legata al bullismo. Isotta si è aggiudicata il Premio Bianca d’Aponte 2021 riservato alle cantautrici e la menzione per la migliore musica. Il suo primo album uscirà ad Aprile prossimo.

Questa sera, mercoledì 2 marzo, attesa ospite di Musicultura Paola Minaccioni. Si esibiranno sul palcoscenico del Festival: Lamine di  Trapani, Te quiero Euridice di Piacenza,  Kimerica di Padova, Yosh Whale di Salerno, Daniele Mirante di Roma e Proia de L’aquila. Domani, giovedì 3 marzo, si esibiranno: Sara Loreni di Parma, Valentina Brozzu di Milano, Popforzombie di Torino, Toolbar di Trento, Luigi Friotto di Chieti e Vena di Milano.

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