“Scenaria 2021”: inaugurato il nuovo allestimento dell’Aeroritratto d’aviatore a Palazzo Buonaccorsi

di REDAZIONE –

“Scenaria 2021”: Peschi, Ferretti, Pasolini a Palazzo Buonaccorsi fino al 30 agosto. Dante Ferretti: «La scenografia è un mio sogno, non svegliatemi» –

MACERATA – In una suggestiva atmosfera onirica, Scenaria, il Festival della scenografia diretto dal Maestro Dante Ferretti, in collaborazione con il Comune di Macerata, ha inaugurato a Palazzo Buonaccorsi, il nuovo allestimento della scultura di Umberto Peschi, “Aeroritratto d’ aviatore” (1912-1992), scelta dal maestro Ferretti per la scenografia dell’ultimo film di Pier Paolo Pasolini “Salò o le 120 giornate di Sodoma”. «L’apertura  del nuovo allestimento vuole essere un omaggio della città  ai due grandi artisti Maceratesi Peschi e Ferretti – ha dichiarato il vicesindaco Francesca D’Alessandro – un evento speciale, in un momento  particolarmente difficile,  in una Macerata che dimostra ancora una volta la sua vocazione di città attenta alla cultura con anelito al bello e al bene».

«Un giorno importante per questa estate maceratese,  grazie alla collaborazione con  Scenaria, Palazzo Buonaccorsi accoglie un importante omaggio a Dante Ferretti e a Umberto Peschi con un’installazione  sobria ed elegante della celebre scultura “Aeroritratto d’ aviatore” a cui Ferretti era particolarmente legato e che ha inserito come simbolo concettuale nella scenografia del film Pier Paolo Pasolini “Salò o le 120 giornate di Sodoma» ha affermato l’assessore alla cultura Katiuscia Cassetta. Tra sogno, cinema e rappresentazione della realtà storica e artistica  dell’Italia  imperialista degli anni 30,  Mauro Mazziero ideatore di Scenaria ha raccontato la magia dell’incontro tra il giovane allievo Dante Ferretti e il maestro Umberto Peschi.

«Umberto Peschi,  artista e scultore maceratese è stato il primo  a scorgere i segni del grande talento presente nell’allora  giovane allievo Dante Ferretti – ha spiegato  Mauro Mazziero – da lui ha appreso il significato dell’arte della scenografia e la capacità di manipolare ogni tipo di materiale per rappresentare e dare vita  ai sogni, una capacità e un talento unico che ha portato Ferretti a diventare lo scenografo preferito di tutti i più grandi registi del mondo partendo proprio da Pasolini con cui ha iniziato».

Ferretti fu allievo di Umberto Peschi, professore della sezione legno dell’Istituto d’Arte e Mestieri di Macerata, frequentò molto la sua bottega dove ha sperimentato, attraverso la grande abilità del maestro di plasmare la materia, l’evento unico e irripetibile della creazione. La Prof.ssa Paola Ballesi ha illustrato  al pubblico le caratteristiche artistiche dell’Aeroritratto d’aviatore, la scultura  di Peschi in legno di ciliegio scelta da Ferretti come immagine altamente simbolica  dello Zeitgeist di un’epoca.

«Siamo negli anni 40  e l’aeropittura, espressione del mito della macchina e della modernità caratteristico del movimento marinettiano, si era particolarmente sviluppata a Macerata. Peschi, nella creazione della scultura, s’immerge nello spazio, ne  scompagina le forme e si fa compenetrare dalla realtà. – ha spiegato Paola Ballesi – Realizza il profilo di un aviatore, sezionato da un ala di aeroplano e nello stesso tempo schiacciato contro una carlinga  che raccoglie nel suo corpo tutto il paesaggio, il cosmo che dall’alto dell’aereo si trova a percepire e ci invita ad entrare con lui all’interno della sua  visione cosmica».

In mostra anche alcune immagini tratte dal film di Pier Paolo Pasolini “Salò o le 120 giornate di Sodoma” che mostrano come Ferretti ha utilizzato la scultura nella sua scenografia. Un suggestivo concerto per flauto e fisarmonica creato appositamente per l’inaugurazione dai musicisti Antonio Felicioli e Christian Riganelli  ha offerto al pubblico presente,  alcuni brani classici e  inediti arrangiamenti tratti dalle colonne sonore dei film di cui il Maestro Ferretti ha realizzato le famose scenografie: “The Aviator” e “Hugo Cabret” di Shore, “Il nome della rosa” di Horner, “Salò o le 120 giornate di Sodoma” di  Morricone. La Treccani, il prestigioso istituto italiano, presente all’evento ha offerto una stampa artistica creata per l’occasione contenente le dieci parole scelte dal Maestro Ferretti sulla scenografia: Invenzione, Sogno, Storia, Mondo, Curiosità Incantesimo, Disegno, Magia , Rappresentazione e Meditazione,  corredate da un suo personale pensiero: “La scenografia è un mio sogno, non svegliatemi” Dante Ferretti.

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