Area Vasta 5 e Madonna del Soccorso: le considerazioni del dott.Nicola Baiocchi

di REDAZIONE –

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa del dott.Nicola Baiocchi con alcune sue considerazioni personali sulla situazione della sanità nell’AV5 e nel Madonna del Soccorso –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo un periodo di riflessione, e in attesa della prevedibile evoluzione della situazione dell’emergenza pandemica, torniamo a proporre alcune considerazioni sulla situazione della sanità nell’AV5 e nel Madonna del Soccorso, prendendo lo spunto da alcune esternazioni di personaggi politici che nei mesi scorsi non hanno certo brillato per i loro interventi sull’argomento. Come molti sapranno, politicanti locali e ascolani hanno tentato in tutti i modi di convincere i cittadini della bontà dell’opzione Pagliare, senza però mai spiegare né contestare la necessità di una spesa finale, calcolata anche dai sindacati confederali, di un miliardo di euro. Spesa che appare oltremodo assurda se si pensa che il nuovo Policlinico di Milano con 900 posti letto costerà 200 milioni. Né costoro hanno mai spiegato la necessità di 37 ettari, a fronte dei 20 ettari usati per Torrette (930 posti letto) e per la facoltà di Medicina, per costruire un ospedale più piccolo di quello di Macerata, che avrà 550 posti letto su 15 ettari.

Ricordati questi semplici ma fondamentali aspetti, cerchiamo di esporre l’attuale situazione ospedaliera. Anche nella seconda ondata, il MdS ha lavorato duramente, incessantemente e senza lamentele (la scorsa notte è stato ricoverato un paziente Covid positivo dal nosocomio di Fermo, che si trova in gravi difficoltà), al contrario di quanto accaduto non lontano da noi. Ricordiamo i pianti, i singhiozzi di politici, sindacalisti, fiancheggiatori vari, perché il Mazzoni era stato ‘sporcato’ dal Covid mentre sarebbe dovuto restare pulito, come nella scorsa primavera, quando ad Ancona c’erano gli amici del PD. Purtroppo questa volta hanno dovuto accollarsi la loro parte di problemi, anche se ci sono stati dei tentativi di ripercorrere la precedente esperienza e togliere al MdS alcuni pregiati reparti: in primis Pediatria, da sempre nelle loro mire. La volta precedente la direzione ascolana ci colse di sorpresa; adesso invece c’è stata una grande opposizione, non solo da parte del Comitato, e il secondo tentativo è stato sventato.

È triste però vedere all’interno del MdS molte parti in sofferenza, per spazi ristretti, personale al limite o insufficiente, ambulatori scarsamente usati. Si devono rispettare le norme del Covid, dicono, ma ci chiediamo se in tutte le strutture e negli ambulatori privati, le stesse norme siano applicate con identico rigore. Riguardo alla direzione dell’AV5, la ritenevamo inadeguata in passato così come adesso, per mancanza di capacità e volontà di una pianificazione, o meglio per una progettazione fortemente ascolano centrica, nonostante i numeri dicano, da molto tempo, che in Riviera c’è il maggior numero di casi e di patologie. E le notizie che ci arrivano, che noi speriamo sempre essere false, parlano di continuati tentativi di condizionamento da parte dei politici della vecchia gestione Ceriscioli.

Infine, un messaggio a tutti coloro che si affannano ad assegnare una colorata etichetta politica al Comitato: noi siamo fortemente contro tutti quei politici, qualunque sia il loro colore, che ieri volevano e oggi vogliono Pagliare e il project financing. Contro quei politici che non si esprimono sull’errato progetto di Agostini e Casini (troppo comodo restare adesso in silenzio, sperando in un rapido ritorno al potere di quei personaggi). Siamo anche contro tutti quei politici che vogliono smantellare il MdS per favorire altri interessi. Allo stesso tempo accettiamo l’aiuto di tutti quei politici, qualunque sia il loro colore, che vogliono aiutare il MdS e la nostra sanità, non solo a parole però. Perciò, agli ansiosi etichettatori, un invito chiaro e semplice a esporre cosa vogliano fare del MdS, di Pagliare e del project. È un punto del vostro programma per le prossime elezioni comunali, a prescindere dalle competenze attribuite agli enti comunali? Siamo pronti a valutare le proposte è a dialogare con tutti. Sperando che il problema sia di vostro interesse.

Arrivati alla fine dell’articolo, abbiamo dato un’occhiata ai dati del 10 gennaio del Ministero della Salute per tutta l’Italia. Ricoveri in Rianimazione: 2.615, all’incirca come il 23 dicembre. Ricoveri in reparti medici: 23.427, all’incirca come il 26 dicembre. Sembra che si comincino a vedere gli effetti delle festività e, riteniamo, i gravi problemi del Murri di Fermo possono considerarsi un pericoloso segnale. Perciò aspettatevi altre lamentele ascolane, a breve.

Dott. Nicola Baiocchi

Copyright©2021 Il Graffio, riproduzione riservata