San Benedetto, un progetto per contrastare le ondate di calore con le “infrastrutture verdi”

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Comune di San Benedetto, insieme ad altri partner (Comuni di Ancona e Pescara, Ambito territoriale dei comuni costieri teramani da Martinsicuro a Silvi, Unicam – scuola di Architettura di Ascoli Piceno, Res Agraria – società specializzata in interventi agronomici e forestali e Legambiente nazionale), coordinati dalla Regione Abruzzo, ha presentato all’Unione Europea, in risposta ad un preciso bando, un progetto denominato “Life + A_GreeNet” in linea con la Comunicazione Europea sulle “Infrastrutture verdi” con l’Agenda Urbana per la Ue del 2017 e con il quadro della politica sanitaria dell’Ue. L’intento del progetto è quello di adattare le città del medio adriatico da Ancona a Pescara all’aumento delle temperature e alle ondate di calore, attenuando gli effetti sulla salute dei cittadini e sulla loro qualità della vita attraverso la progettazione e realizzazione della “infrastruttura verde della città del medio Adriatico”.

Il progetto prevede che l’obiettivo generale venga perseguito attraverso interventi di riqualificazione del patrimonio forestale esistente (pinete costiere), la piantumazione di nuove pinete e di aree verdi urbane in continuità con il territorio agricolo e con le aste fluviali. L’intento è quello di realizzare azioni dimostrative in 4 anni dall’approvazione del progetto e poi su orizzonti previsionali 2030 e 2050 per le misure riguardanti piani urbanistici e territoriali, regolamenti edilizi e i capitolati delle opere pubbliche.

Il progetto ha un valore di circa 3,6 milioni di cui circa 500mila euro, di cui 274mila da fondi Ue e il resto da cofinanziamento comunale, sono indicati per gli interventi dimostrativi da svolgere nella città di San Benedetto del Tronto. Questi riguardano il restauro forestale delle pinete del centro di viale Buozzi e viale Pasqualetti, la microforestazione dell’area verde in prossimità della Scuola Cappella e di quella adiacente alla “Palestra Curzi”.

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