Centomila euro per la Festa della Marina, il disappunto dell’opposizione: «Il Comune non pensa alle famiglie in difficoltà post Covid»

di REDAZIONE –

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa pervenuta dai Consiglieri comunali Rosaria Falco, Marco Curzi, Giorgio De Vecchis, Andrea Sanguigni, in cui viene espresso il loro disappunto su una variazione di bilancio adottata con Delibera di Giunta del 1 luglio scorso e su una “Amministrazione incapace di prendersi le proprie responsabilità”. Polemica in corso anche per la Festa della Madonna della Marina –  

SAN BENEDETTO DEL TRONTO –  «Ci è pervenuta sotto agli occhi di recente la DG n. 101 del 1.7.2020, e sinceramente non possiamo esimerci, in considerazione dei tempi che stiamo vivendo e dei problemi sotto gli occhi di tutti in questa città, dal fare alcune considerazioni assolutamente critiche, poiché quelle costruttive, che sempre ci sono state, non vengono mai né commentate né considerate da coloro che sulla carta dovrebbero governarci. La delibera in oggetto, effettuando una “Variazione adottata d’urgenza da sottoporre a ratifica” del supino consiglio comunale di maggioranza, che mai nulla ha da obiettare ed è sempre votante compatto di ogni aberrazione propostagli, pur se spiegatagli bene. Con tale variazione si dispone tra l’altro di integrare con urgenza di 100.000,00 euro i fondi per organizzare la Festa della Madonna della Marina, stornando tali somme da quelle risparmiate e non impiegate per l’appalto trasporto scolastico e assistenza scuolabus (circa 130.000 euro).

Sappiamo che sono in previsione infatti ben tre concerti in occasione della festa, e tali somme si aggiungeranno crediamo alle solite stanziate da anni per l’organizzazione. Una doppia serie di considerazioni è d’obbligo. La ripartenza di tutte le attività economiche va naturalmente incentivata, così come le presenze nella nostra città, ma senza mai dimenticare il periodo dal quale tutti speriamo e ci illudiamo di essere definitivamente usciti, anche se i dati nazionali, europei e mondiali ci raccontano altro. Dunque le manifestazioni che erano in calendario per la stagione dovevano essere adeguate alle misure prudenziali e sanitarie, a maggior ragione perché non si ravvede l’adozione di un vero e proprio protocollo territoriale di controllo del territorio e di prevenzione dei contagi. Questa amministrazione se ne infischia, assumendo decisioni imposte in alcuni casi dalle direttive governative e regionali: prenotazioni per le spiagge libere, dove poi però stazionano i commercianti abusivi che vendono merce senza assumere alcuna precauzione, prenotazioni anche per le presentazioni dei libri alla Palazzina, dove occorre indicare i nomi dei partecipanti e l’appartenenza o meno ad un nucleo familiare, cautele e sanificazioni per tutti i negozi, entrate contingentate ecc. Però poi codesti amministratori danno il via libera a eventi come l’Antico e le Palme, assolutamente inappropriato in questo momento, per le modalità di svolgimento ed i controlli insufficienti, e organizza addirittura dei concerti ove sarà impossibile mantenere il distanziamento, la stessa Festa della Marina, se si vuol fare contrariamente alle varie celebrazioni tradizionali di molte città limitrofe, per quest’anno eliminate, andrebbe attentamente valutata nelle modalità di svolgimento.

Ma vogliamo essere tutti ottimisti, non succederà nulla e il Covid è una storia (quasi) dimenticata? Arriviamo dunque al secondo ordine di osservazioni: trovare 100.000 euro per arricchire i festeggiamenti con nuovi eventi, si appalesa in periodo preelettivo esattamente come l’applicazione più smaccata e becera del concetto di “panem et circences” da elargire al popolo, ossia “facciamoli festeggiare e dimenticare i problemi e voteranno volentieri come vogliamo noi” : una altissima stima del cittadino non c’è che dire, soprattutto se gettiamo uno sguardo intorno a noi. Guardiamo la situazione di abbandono di questa città, tranne forse nelle vie strettamente di rappresentanza, le risse, gli atti vandalici all’ordine del giorno ormail: si potevano utilizzare i risparmi per soddisfare le esigenze di decoro e sicurezza, assumendo vigili, giardinieri e operai per effettuare la manutenzione, restituire alle famiglie il denaro non utilizzato per il servizio mensa (mai citato) e aver già provveduto a restituire i soldi pagati per il servizio scuolabus, cosa ancora solo annunciata, e non ultimo provvedere a reperire e mettere a norma ambienti idonei per l’inizio della nuova stagione scolastica.

Non solo sono carenti degli interventi in tutti i settori, ma non sono neanche stati capaci di trovare fondi per soddisfare le richieste di assegni alimentari delle famiglie bisognose rimaste in coda una volta esauriti i fondi governativi. L’incuria di ogni zona della città non li preoccupa, e neanche i debiti pregressi ed inevasi relativi ai 48.000 euro dovuti alla Confesercenti e a chi dalla stessa doveva poi ricevere dei pagamenti: un comportamento che si beffa dell’intelligenza dei cittadini, della dignità di questa città, del decoro e della serietà di comportamento che dovrebbero caratterizzare le istituzioni. Il denaro per le feste e per il più becero clientelismo non lo risparmiano mai, senza riguardo per le priorità, e chi dovrebbe provvedere a risolvere le criticità reali, non fa nulla, solo ancora proclami».

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