Grand Tour dei Musei, tappa virtuale a Recanati dal 19 al 23 maggio

di REDAZIONE –

RECANATI – Il Gran Tour dei Musei fa tappa a Recanati con un viaggio virtuale alla scoperta del patrimonio culturale conservato a Villa Colloredo Mels e al  Mema – Museo dell’Emigrazione Marchigiana che, nonostante la forzata chiusura per l’emergenza Coronavirus, avranno modo di farsi conoscere e valorizzare le proprie collezioni dal 19 al 23 maggio 2020 attraverso una programmazione di tre eventi digitali. Viaggi virtuali e contenuti multimediali sul tema “Musei per l’uguaglianza: diversità e inclusione’” individuato da ICOM, in occasione della  Giornata Internazionale dei Musei 2020, per approfondire il rapporto che unisce musei e pubblico, in virtù del loro ruolo di luoghi di incontro e di crescita culturale.

«Questo progetto è un’occasione importante per far conoscere e soprattutto mettere in rete tutti i musei della nostra Regione. – ha dichiarato l’assessore alla cultura, Rita Soccio – In questo momento, con il settore culturale in difficoltà, trovo molto positivo avere una programmazione comune per raccontare le eccellenze delle nostre istituzioni culturali. Il tema proposto quest’anno coinvolge il nostro intero polo museale di Villa Colloredo Mels, con attori che raccontano storie legate alla sezione Leopardiana e al Museo Regionale dell’Emigrazione Marchigiana. Recanati e le Marche con la Bellezza e la Cultura possono far star bene e curare non solo l’animo ma anche il fisico».

Si parte martedì 19 maggio alle ore 17 sulla pagina  Facebook dell’Emigrazione Marchigiana ( www.facebook.com/emigrazione.marchigiana) con l’evento “Il Mema-Museo dell’Emigrazione Marchigiana dialoga con la Scuola Dante Alighieri – Campus L’Infinito di Recanati” una video intervista realizzata dal Mema alla Scuola Dante Alighieri – Campus L’Infinito di Recanati che ha una lunga esperienza nell’insegnamento della lingua e della cultura italiana agli stranieri. In questa occasione di dialogo si cercherà di capire cosa spinge, ogni anno, numerose classi di studenti internazionali a partecipare alle visite guidate del Mema. Dedicato agli oltre 700.000 marchigiani emigrati all’estero tra Ottocento e Novecento, il Museo offre un percorso multimediale ed interattivo per tentare di riannodare quei legami profondi che hanno unito ed uniscono tuttora le Marche alle comunità di emigranti.

Il tour prosegue giovedì 21 maggio alle ore 19, protagonista dell’evento Giacomo Leopardi a Villa Colloredo Mels sulla pagina Facebook  Recanati Infinito ( www.facebook.com/Recanati.infinito/)  con l’evento “Il Museo come luogo di immaginazione e fantasia”. All’interno del Museo Civico recanatese si trova una sezione Leopardiana permanente, composta da opere d’arte, lettere, documenti e cimeli. Sarà Giacomo stesso a raccontare, attraverso la lettura di un passo tratto dallo Zibaldone relativo alla teoria del piacere, quanto l’immaginazione e la fantasia siano importanti al fine di evadere dalla realtà e vedere quello si cela dietro di essa.

Partendo da questa riflessione si evidenzia la funzione del Museo inteso come luogo per eccellenza per la promozione dell’immaginazione, della fantasia e della creatività: l’interpretazione di un’opera d’arte, la descrizione che se ne può dare e i significati a cui può rimandare, sono tutti elementi che possono avere tante letture diverse quante sono le persone che la osservano. L’immaginazione e la fantasia, inoltre, sono facoltà universali comuni a grandi e bambini, indipendentemente dalla cultura e dalle differenze di genere, dalla religione e dall’etnia e il Museo diventa un luogo di aggregazione e di inclusione davvero prezioso per tutti.

A chiudere il viaggio virtuale il sabato 23 maggio alle ore 12  sarà il Museo dell’Emigrazione Marchigiana sulle pagine Facebook Recanati Infinito e Emigrazione Marchigiana  www.facebook.com/Recanati.infinito/ e  www.facebook.com/emigrazione.marchigiana/)   con  l’evento  digitale  “Incontri inaspettati e racconti emozionanti”. Il Museo dell’Emigrazione Marchigiana ci racconta del vero e proprio esodo che ha visto partire dalla Regione Marche tra la fine dell’800 e la prima metà del ‘900 all’incirca 700.000 migranti. Dietro questi numeri ci sono delle persone, con i loro sogni, le loro sofferenze, le loro vite ed è proprio attraversando gli ambienti del Museo che si potrà ascoltare una di queste testimonianze che  farà conoscere da vicino un pezzo della nostra storia e  permetterà di alimentare una memoria collettiva comune in cui ciascuno può riconoscersi.

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