di ROSITA SPINOZZI –
CUPRA MARITTIMA – Ben vengano le fiabe perché oltre ad avere un valore educativo, stimolano la fantasia non solo dei bambini ma anche degli adulti che, a loro volta, alimentano lo “spirito fanciullino” di pascoliana memoria che è bene tenere vivo in ognuno di noi. Alla luce di queste considerazioni, si prospetta una serata particolamente interessante quella che, domenica 19 agosto alle ore 18,30, ospiterà il Museo del territorio, situato nel Paese Alto di Cupra Marittima. “Fiabe al Museo”, questo il titolo dell’evento, avrà infatti protagonista il frastagliato repertorio di fiabe dello scrittore Antonio De Signoribus, ad onore del vero più volte definito il Grimm marchigiano.
Fiabe che prenderanno vita attraverso la lettura e l’interpretazione di Walter Ferri e Benedetta Cappella, nell’ambito di un suggestivo pomeriggio culturale ad ingresso gratuito, organizzato dall’Archeoclub di Cupra Marittima con il patrocinio dell’Amministrazione comunale e della Società Operaia di Mutuo Soccorso. All’incontro sarà presente anche l’autore, Antonio De Signoribus: filosofo, scrittore, nonché studioso di cultura orale. I suoi studi, rivisitati in chiave filosofica, psicoanalitica e antropologica sono ormai riconosciuti e apprezzati a livello nazionale. Quattro i libri scritti da De Signoribus: “La meraviglia del borgo” con introduzione di Franco Cardini (Università di Firenze); “Fiabe e leggende delle Marche” con introduzione di Sanzio Balducci ( Università di Urbino); “Segreti e storie popolari delle Marche” con introduzione di Marcello Verdenelli (Università di Macerata), “Il Ceppo di Natale, tradizioni e leggende sul 25 dicembre e dintorni” con introduzione di Luigi Rossi.
I suoi libri, due dei quali pubblicati con successo dalla prestigiosa casa editrice Newton Compton, propongono all’attenzione del lettore un’ampia repertazione di fiabe e racconti che l’autore ha raccolto dalla voce di chi conserva ancora la memoria del magico, misterioso, e anche difficile mondo di altri tempi, come si suol dire. Il risultato? Un lavoro capillare di scrittura e riscrittura dove il linguaggio usato, dopo anni di studi, è attento e curato al fine di ricreare l’oralità, facendo riaffiorare alla nostra memoria quei cantastorie la cui arte mirava all’attenzione e alla meraviglia. Pertanto l’incontro “Fiabe al Museo” si preannuncia un’occasione davvero imperdibile per ascoltare le storie scritte con grande professionalità, impegno e passione da Antonio De Signoribus, il nostro amato Grimm marchigiano.
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