Utes Teatro porta in scena al Concordia la tragedia “Oreste” di Euripide

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il teatro classico torna al Concordia, martedì 27 febbraio alle ore 21, con “Oreste” di Euripide, tragedia rappresentata nel 408 a.C. nel teatro di Dioniso e portata in scena ai giorni nostri dai bravissimi attori dell’Utes Teatro con il patrocinio del Comune di San Benedetto del Tronto. La traduzione è di Carlo Diano, la regia di Giancarlo Sammartano, organizzazione di Fulvio Ardone, produzione Fondamenta srl di Francesco del Monaco e Cristiano Piscitelli. In scena Tommaso Lipari (Oreste), Giulia Malavasi (Elettra), Chiara Lutri (Elena), Teresa Nardi (Ermione), Andrea Puglisi (Menelao), Paolo Floris (Tindareo), Maria Lomurno (Pilade), Andrea Puglisi (Messaggero), Paolo Floris (Apollo). Il Coro: Clizia Mancaraglia, Teresa Nardi, Rossella Pagano. Tecnico luci e suono: Simone Caredda. Il costo del biglietto numerato è di 15 euro. Informazioni e prevendita biglietti presso la segreteria Utes: 0735/781465. Non prendete impegni per il 27 febbraio, in quanto lo spettacolo merita di essere visto e applaudito.

Trama*
Ad Argo, davanti alla reggia degli Atridi, Oreste ed Elettra, dopo aver ucciso la madre Clitemnestra, attendono la risoluzione del processo intentato contro di loro dagli Argivi. I fratelli confidano tuttavia nell’appoggio e nell’aiuto di Menelao, là giunto con Elena. In realtà le loro speranze sono mal riposte, poiché il re, debole e vile, non osa opporsi a Tindaro, padre di Clitemnestra. I due giovani vengono così condannati a suicidarsi ma, prima di darsi la morte, decidono, con l’aiuto dell’amico Pilade, di vendicarsi su Menelao uccidendo Elena (che però, come annuncia un servo, improvvisamente è scomparsa) e prendendo in ostaggio Ermione, la figlia dell’Atride. Menelao, per punire gli assassini, assedia la reggia in cui si sono rinchiusi. Oreste, dopo aver cercato un compromesso con Menelao, inaspettatamente dà fuoco al palazzo. La vicenda giunge così a un punto tale di complessità che lo scioglimento finale può giungere solo grazie al deus ex machina, in questo caso Apollo, che annuncia l’assunzione al cielo di Elena e impone le nozze di Oreste con Ermione e di Pilade con Elettra.
*(Wikipedia)