Vincere un milione e sentirsi male. Meglio perderlo?

di REDAZIONE –

Comprendiamo appieno il signor Biagio Vigna, parcheggiatore di discoteche a Pinerolo, che tutto d’un tratto scopre di aver vinto un milione di euro alla Lotteria Italia e finisce al pronto soccorso.
Il signor Biagio, che dal mestiere che fa non deve passarsela granché bene, si trovava, ovviamente per lavoro, nel parcheggio della discoteca “Zero Club” di Pinerolo. Verso le quattro del mattino, un paio di ragazzi che andavano a ritirare la macchina, hanno iniziato a parlare di uno dei biglietti vincenti la Lotteria Italia, per la precisione quello da 1 milione di euro, venduto proprio a Pinerolo.
Lui, Biagio, ne aveva comprato uno quattro giorni prima dal tabaccaio del paese e la curiosità inizia a montare. Fra un “non può essere il mio” e “sono talmente sfigato che figurati”, riesce a leggere la serie del biglietto. “Dio bono” dice, e sviene.
La figlia Francesca che vede accasciarsi il padre ai suoi piedi, chiama prontamente l’ambulanza, con  Biagio che continua a dire “non è vero, ditemi che non è vero, sto sognando”. Mentre la figlia, preoccupatissima, chiede notizie del padre ai sanitari, il signor Vigna si riprende un attimo, giusto il tempo di dire alla figlia “abbiamo vinto un milione di euro” e svenire di nuovo. Per paura che svenisse anche Francesca, il dottore si è precipitato a sorreggerla ma non è servito. La ragazza, guardando il padre ha detto “per ora è un pezzo di carta, poi vedremo, magari una macchina”.
Termina così, con una frotta di giornalisti accorsi a intervistare padre e figlia, una storia bella e vera, una storia che narra di riscatto e della giusta dose di fortuna che occorre avere per ottenerlo. Però una riflessione alla Max Catalano a questo punto si impone: “È meglio vincere un milione di euro e farsi venire un infarto, o non vincerlo e continuare a vivere sani”?