“La libertà di essere diversi”, mostra fotografica della Milandri per i diritti umani

Raffaella Milandri

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sono quattro i continenti intorno ai quali ruota la mostra fotografica “La libertà di essere diversi” di Raffaella Milandri, visitabile fino al 22 dicembre presso la Sala Consiliare del Comune di San Benedetto del Tronto. L’esposizione, targata Onu Italia-Unric, è parte della prima edizione di “Homo, Festival dei Diritti, delle Culture e dei Popoli” dell’associazione Omnibus Omnes Onlus, evento sostenuto dall’assessorato alle pari opportunità della dott.ssa Antonella Baiocchi e dal Comune di San Benedetto del Tronto. In mostra 22 foto, decisamente suggestive e sorprendenti,  con i volti di popoli indigeni di Asia, Africa, America e Oceania.

«Ho scelto volutamente volti di popoli molto diversi, che guardano l’obiettivo con espressione seria e contrariata, che serve ad esprimere la richiesta di rispetto e giustizia per le loro tradizioni e le loro identità, che la globalizzazione tende a cancellare. Ed è un appello ai diritti umani e non solo alla salvaguardia di questi popoli meravigliosi, ma anche della identità di tutti noi» spiega Raffaella Milandri, scrittrice e fotografa, accolta in tribù nei più remoti angoli del globo «Lo scopo principale del festival è ampliare la conoscenza e la coscienza sociale sulle diverse culture e sulle violazioni dei diritti umani. Il significato profondo di questa manifestazione è che non esiste un “noi” e un “loro” in fatto di diritti umani: ciò che accade a un popolo, prima o poi rischia di succedere ad un altro.  Il XXI secolo ci sta traghettando verso grandi incognite in termini di diritti umani». Molte delle foto esposte nella mostra sono inedite, e rappresentano primi piani che vanno dai Nativi Americani a Tibetani, a membri di tribù sperdute della Papua Nuova Guinea. L’iniziativa è dedicata ai Boscimani del Kalahari, un popolo che alla fine degli anni ‘90, a fronte della scoperta di diamanti e altre risorse del sottosuolo sulle proprie terre, è stato deportato e discriminato, e che oggi rischia l’estinzione. A tal proposito, la Omnibus Omnes lancia una campagna di raccolta fondi e un appello per pc e tablets usati da destinare alle scuole dei giovani Boscimani, che cercano di ottenere attraverso la tecnologia e l’educazione scolastica un passaporto per l’autonomia e la propria autodeterminazione di popolo.