Recanati, installazione di Alfredo Saino alla Torre del Borgo per il progetto curato da Nikla Cingolani

di REDAZIONE –

RECANATI – In occasione delle festività natalizie ripartono le installazioni site-specific alla Torre del Borgo di Recanati, nell’ambito del progetto LIVEllo2 curato da Nikla Cingolani, sabato 17 dicembre, alle ore 17.30, sarà il turno di Alfredo Saino, che presenterà “Ben tornata tautologia”, feroce critica verso l’attuale sistema dell’arte, diventato vetrina di una diffusa superficialità che sottomette l’arte alla logica del marketing e riduce l’opera a mero prodotto commerciale. In un simile contesto anche la figura del gallerista si è via via sminuita fino a coincidere spesso con un semplice organizzatore di mostre e rivenditore. Di riflesso è minato anche il concetto tradizionale di galleria, luogo di contemplazione, di scambi intellettuali, aperti alla scoperta e punti d’incontro, dove c’è sempre meno tempo per instaurare dialoghi profondi e costruttivi. E mentre le cosiddette Megas controllano il mercato e hanno sempre più successo, alcune gallerie di stampo classico sono in difficoltà o, peggio, chiudono i battenti.

“Ben tornata tautologia”, rappresenta visivamente la denuncia di Saino verso questo sistema attraverso una mappatura dei luoghi in cui Pio Monti ha svolto la sua attività romana, oggi trasformati in altro a seguito del cambio di destinazione d’uso. Dalla galleria di via Principessa Clotilde fino all’ultima galleria situata nel Palazzo Mattei dove Leopardi visse durante il suo soggiorno romano, trasformata in sartoria, si arriva a Recanati con l’apertura di IDILL’IO, spazio dedicato al pensiero di Giacomo Leopardi situato nella piazza della città proprio davanti alla statua del Poeta. Le immagini fotografiche con interventi a mano dell’artista, rappresentano l’ingresso di quello che una volta era un luogo destinato all’arte con il segno fisico tipicamente romano, il Sampietrino, mostrato simbolicamente come reliquia di quanto è andato distrutto o perduto, tranne che per la galleria recanatese in cui a seguito della sua chiusura il locale si è trasformato in rosticceria e salumeria.

«Da qui il titolo dell’opera – scrive l’artista – ispirata al famoso lavoro di Gino De Dominicis, uno degli artisti più amati e protetti dal gallerista, “Mozzarella in carrozza”, illuminata rappresentazione ironica e visionaria di quell’età dell’oro che sarebbero poi diventati gli anni ‘70 a Roma con i loro artisti e galleristi, tra questi appunto Pio Monti, oggi rimpiazzata da una decadenza morale e finanziaria che alla sacralità di quell’opera e alla sua galleria ha sostituito nel tempo la banalità commerciale di un panino con la porchetta, ironica metafora di un’amara realtà in cui si trova oggi ad esistere (e a morire) l’opera, la galleria d’arte e l’artista stesso». La lucida riflessione di Saino mostra una presa di posizione in polemica verso un sistema sempre più scompaginato e succube delle mode. In mostra anche la foto di Saino e Monti ritratti in posa amichevole davanti alla scritta “2 SECRETS”. Artista e gallerista, in-vestiti di luce dorata in una dimensione di sacrale laicità, sono custodi delle loro confidenze e complici nell’auspicare una nuova mitica golden age in cui il sistema dell’arte possa vivere un tempo migliore e puro. La mostra rimarrà visitabile fino al 10 aprile 2023. Info biglietti e orari: www.infinitorecanati.it/recanati@sistemamuseo.it

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