Le scienze motorie incontrano il tiro con l’arco al Liceo “Calzecchi Onesti” di Fermo

di REDAZIONE –

FERMO – Far incontrare la disciplina del tiro con arco storico con le classi del Liceo Scientifico “Temistocle Calzecchi Onesti” di Fermo. Un’esperienza perfettamente riuscita, grazie alla preziosa collaborazione offerta dal Gruppo Arcieri di Grottazzolina, la cui compagnia costituita nel 2001 è diventata la punta di diamante del campionato Fitast che coinvolge il centro Italia. Numerosi i podi di squadra nelle differenti divisioni di Arco Foggia Storica (arco composto da legno, resine, fibra di vetro e corda in materiali sintetici, ma senza appoggia freccia) e di Arco Tradizionale (composto dagli stessi materiali con l’aggiunta della fibra di carbonio e con ammesso l’appoggia freccia). La Compagnia, inoltre, vanta numerosi podi individuali: tra i principali protagonisti ci sono Luigi Margio, Fanny Viti e Martino Ubaldi ognuno per la propria categoria di appartenenza.

I tre, insieme a Giada Traini, Erika Pomili, Grazia Pacioni, Cristina Deaconeasa, Deborah Moroni, Daniela Donzelli e l’esterno Luca Perticarari, hanno contribuito alla realizzazione del progetto con il TCO che ha come obiettivo quello di dare alla disciplina del tiro con arco una valenza sportiva ed atletica, dove la preparazione fisica ha un peso relativo e, necessariamente, deve essere supportata da una respirazione consapevole, ma soprattutto da concentrazione ed autocontrollo.

«Sono tutti elementi necessari ad impostare una tecnica di tiro composta da regole generali di base, ma volta a rispettare la fisicità e la predisposizione di ognuno – sottolinea la professoressa Monica Vallesi -. Gli arcieri si sono impegnati ad interessare le classi diversificando gli allenamenti e gli incontri, dando ogni volta la possibilità ad ogni alunno di verificare l’apprendimento. Una esperienza davvero unica, accolti e guidati dalla professionalità degli arcieri ed assistiti dai docenti di Scienze Motorie che hanno partecipato con entusiasmo pari a quello degli alunni, alle attività proposte. E a giudicare dalla soddisfazione e dall’entusiasmo degli alunni, si può dire davvero che abbiamo centrato l’obiettivo».

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