Recanati, nuova installazione site-specific del progetto LIVEllo2 alla Torre del Borgo

di REDAZIONE –

Dal 17 giugno alla Torre del Borgo di Recanati la nuova installazione site-specific del progetto LIVEllo2, curata da Nikla Cingolani e realizzata da Silvia Fiorentino –

RECANATI – Sarà inaugurata venerdì 17 giugno alle ore 17.30, nello spazio LIVEllo2 arte contemporanea della Torre del Borgo, la mostra “Recare amore di Natura e Vita” dell’artista Silvia Fiorentino, a cura di Nikla Cingolani. L’installazione scultorea per “E viva e il suon di lei”, programma triennale di LIVEllo2 ripreso dal 13° endecasillabo del famosissimo idillio “L’Infinito” di Giacomo Leopardi, è dedicata a una delle tre tematiche presenti nella poesia: lo Spazio, in questo caso inteso come luogo concreto e stimolo visivo di nuove sensazioni. «Il progetto, concepito per questo contesto – scrive la curatrice nel testo critico che accompagna la mostra – è dedicato al vuoto e agli “scarti umani” legati al patrimonio industriale dismesso di piccole realtà sparse nel territorio delle Marche, destinate a scomparire per abbandono e decadenza. Con l’assenza dell’attività umana questi edifici, un tempo luoghi di produzione, di attività e diverse lavorazioni, di sogni industriali infranti, di vita lavorativa conosciuta da chi l’ha vissuta, sono testimonianze storiche in attesa di diventare memoria condivisa. Lontani il più possibile dalle forme igienizzate dello spazio urbano e intrappolati in una propria sospensione temporale, esistono come residui che non seguono più i ritmi delle dinamiche metropolitane e sociali, ma rispondono principalmente a quelli della natura. In quest’opera la puntuale ricerca antropologica dell’artista esorta a riflettere sull’articolata tessitura di assesti simbolici e culturali che legano l’umanità al territorio e ai vari processi di trasformazione». Ceramiche e disegni invadono lo spazio e cercano il coinvolgimento con il pubblico, rivelando il linguaggio originale e versatile dell’artista nel muoversi con disinvoltura tra varie tecniche; tali opere gettano un “seme” per intraprendere un serio dibattito sul futuro e sulle sorti del territorio. La mostra è prodotta da Sistema Museo e patrocinata dal Comune di Recanati, Assessorato alle Culture e Turismo.

SILVIA FIORENTINO – Nata a Milano, vive e lavora da anni in Ancona. Durante gli studi di architettura realizza i primi lavori per il Comune di Milano e per il famoso Studio Alchimia. Negli anni ‘80 fonda un proprio studio indagando i rapporti tra architettura effimera, design e arte, e partecipando a numerose esposizioni in Italia e all’estero. Nel 1999 con pseudonimo di Ora locale partecipa alla Biennale di Venezia, con Harald Szeemann, uno dei più grandi curatori d’arte contemporanea al mondo. Nella sua ricerca c’è una caratteristica di complessità e un amore maggiore per il progetto in sé che per l’oggetto finale. Da sempre interessata alle tematiche femminili, intese come indagine sulla differenza, fonda nel 2008, insieme a varie donne provenienti da esperienze differenti, l’associazione Metodo Effe che ricerca una via femminile all’esplorazione dei processi creativi nella vita e nell’arte. Altro nodo fondamentale del suo lavoro è il corpo inteso come luogo mentale, del sensibile e della differenza, unico luogo dove poter trovare nuove simbologie. Il forte legame con la poesia emerge anche negli ambiti installativi. Ha pubblicato tre libri di poesie sempre accompagnati da disegni. L’ultimo, appena uscito s’intitola Le vocali mancanti edito da Gattamerlino. Mostre recenti: Economia dell’originario, Museo della Ceramica, Ascoli Piceno, 2022; Conversazioni Contemporanee abitare il pensiero, vivere l’arte, Jesi, 2021; Antropologia della fragilità, Museo Nori de Nobili, 2020; Embodying differences, 2016 Pinacoteca di Jesi; Velvet, 2004, Galleria Desia-Bo.

Copyright©2022 Il Graffio, riproduzione riservata