“Sera ‘e maggio”, Napoli di inizio secolo in una narrazione per canzoni al Teatro Concordia

(foto di Lucia Giuliano)

di ROSITA SPINOZZI –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Quando due menti vivaci, colte e illuminate s’incontrano per far sì che un’idea prenda vita, allora il progetto che ne scaturisce non può essere altro che originale e degno della massima attenzione. Se poi le due menti in questione sono quelle poliedriche di Francesco Tranquilli (professore, attore, regista, scrittore) ed Ettore Picardi (procuratore della Repubblica di Teramo, poeta e scrittore), allora il risultato non può che essere eccellente. In altre parole – Signore e Signori! – ecco a voi “Sera ‘e maggio”, narrazione per canzoni di Ettore Picardi e Francesco Tranquilli con Valentina Pacetti (Reginella / Bammenella/Anna), Francesco Tranquilli (Edoardo), Rosalia Della Gatta (Partenope), Ettore Picardi (‘o Munaciello), Eleonora Nobilioni, flauto (La Ninfa Naiade), Antonio Miceli, chitarra (‘o Maestro ‘e Chitarra). Soggetto e regia di Francesco Tranquilli, arrangiamenti musicali di Antonio Miceli. Lo spettacolo, organizzato dall’Associazione MultiCulturale VisionAria in coproduzione con il Comune di San Benedetto del Tronto, andrà in scena martedì 31 maggio alle ore 21 al Teatro Concordia e segue le vicende di una coppia nella Napoli di inizio secolo scorso attraverso le canzoni più famose del repertorio classico, narrate e commentate da due personaggi tradizionali dell’immaginario partenopeo come ‘o Munaciello e la sirena Partenope.

L’idea di questo spettacolo parte da lontano, da un napoletano verace (Ettore Picardi) e uno di affezione (Francesco Tranquilli). «Volevamo mettere in luce il valore letterario, oltre che musicale, dei grandi classici della canzone napoletana fra Ottocento e prima metà del Novecento. – spiega Tranquilli – Pezzi che tutti conoscono a orecchio ma pochissimi comprendono, appagati dalla bellezza delle melodie. Ma le canzoni napoletane classiche hanno quasi tutte un nucleo drammaturgico forte, sono veri e propri monologhi in tre atti (o strofe), portano sul palco dei personaggi veri il cui stato d’animo cambia nel corso della canzone, basti pensare a capolavori immensi come Dicitencello vuje o Voce ‘e notte che, infatti, fanno parte dello spettacolo».

Ed è proprio partendo da questo presupposto che è stato costruito un vero e proprio copione teatrale, che alterna momenti comico-brillanti di recitazione (affidati a Ettore Picardi e Rosalia Della Gatta) a canzoni (sette classiche, più due inediti: Pianefforte ‘e notte di Di Giacomo messa in musica da Francesco Tranquilli e Addo ‘o  scuro, versione in napoletano di Greensleeves scritta da Ettore Picardi). «Ci siamo ben tenuti lontani, però, dalla tradizionale forma di teatro popolare napoletano di fine Ottocento, la “sceneggiata”, una sorta di operetta di stile verista e dal finale spesso tragico. – precisa Tranquilli –  L’ispirazione è stata invece la storia, davvero romanzesca, di Edoardo Nicolardi (l’autore di Voce ‘e notte) e del suo amore in apparenza impossibile per la bellissima Anna Rossi». Alla chitarra c’è ‘o Maestro Antonio Miceli, anche lui napoletano doc pur se marchigiano di adozione, e al flauto la Ninfa Naiade Eleonora Nobilioni. I due interpreti vocali sono Francesco Tranquilli (Edoardo) e Valentina Pacetti nel duplice ruolo di Reginella/Bammenella e Anna Rossi. Le canzoni che ascolteremo durante lo spettacolo sono Te voglio bene assaje (1835), Reginella (1917), Bammenella (1918), Dicitencello vuje (1930), Pianefforte ‘e notte (2020), Voce ‘e notte (1903), Passione (1934), Addo ‘o scuro (1580 ca.-2022) Era de maggio (1885).

Una scaletta musicale bellissima che farà da corollario alle azioni dei personaggi in scena, permettendo così allo spettatore non solo di godere della struggente bellezza della melodia, ma anche di comprenderne appieno il testo. Pertanto si consiglia vivamente la visione di questo spettacolo che, tra i suoi numerosi pregi, ha quello di farci intraprendere un viaggio tra le atmosfere di una Napoli del secolo scorso all’insegna dei buoni sentimenti e del bel canto. Se non avete letto fino in fondo questo articolo è perché, lo so già, siete andati subito a comprare il biglietto. E va bene così. Ma se lo state ancora leggendo, non esitate a farlo. (Ingresso unico 15 euro, posti numerati. Info: frtr@libero.it, 3284283302).

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(foto di Lucia Giuliano)