Grotte di Frasassi, “L’Ultima Cena” di Leonardo Da Vinci rivive nelle immagini del regista Acosta

La suggestiva proiezione tra le stalattiti e le stalagmiti delle Grotte di Frasassi

di REDAZIONE –

Presentato in anteprima “The last supper. The living tableau”. Da oggi, domenica 10 aprile, fino al 18 aprile 2022 sarà visibile all’interno delle Grotte di Frasassi e al Tempio del Valadier –

ANCONA – Red carpet alle Grotte di Frasassi per l’anteprima della proiezione del cortometraggio del regista di fama internazionale Armondo Linus Acosta, “The last supper. The living tableau”, ispirato al capolavoro “L’Ultima Cena” di Leonardo da Vinci. Realizzato con la collaborazione di  tre grandi  maestri italiani della cinematografia mondiale vincitori di Premi  Oscar, il direttore della fotografia Vittorio Storaro (tre Premi Oscar), lo scenografo Dante Ferretti (tre Premi Oscar) e la set decorator Francesca Lo Schiavo (tre Premi Oscar), l’opera sarà visibile al pubblico da oggi, domenica 10 aprile fino al 18 aprile tra le suggestive stalattiti e le stalagmiti delle Grotte di Frasassi. Dal 15 aprile, Venerdì Santo, il Tableau vivant sarà mostrato anche all’interno della cupola del Tempio del Valadier, la suggestiva piccola chiesa neoclassica, di forma ottagonale, incastonata all’interno di una grotta sempre a Genga. Sacralità religiosa e sacralità artistica si incontrano per creare un connubio memorabile. Un messaggio di pace rivolto a tutti gli uomini di buona volontà lanciato dal ventre della madre terra delle Grotte di Frasassi durante il periodo pasquale.

«In questi anni abbiamo voluto coniugare l’eccellenza  delle Grotte di Frasassi con l’arte dei più grandi artisti di fama internazionale, testimonial della bellezza e del fascino millenario delle Grotte di Frasassi. – ha dichiarato il sindaco di Genga, Marco Filipponi – Lo abbiamo fatto con Andrea Bocelli, con  Il Volo e  oggi con l’ opera del Maestro Acosta realizzata con i tre artisti italiani Premi Oscar  Vittorio Storaro, Dante Ferretti e Francesca  Lo Schiavo. Un’opera, dove arte natura e spiritualità ci  invitano alla riscoperta del sacro e della bellezza che c’è nel mondo e con la quale dalle Grotte di Frasassi  vogliamo  lanciare un messaggio di pace». Un invito alla preghiera universale proiettato tra le affascinati stalattiti e  stalagmiti  delle Grotte di Frasassi. Alla cerimonia di inaugurazione di ieri erano presenti le istituzioni, la stampa e i principali operatori turistici e culturali. «La storia, l’arte e la cultura di grandi artisti di ieri e di oggi  viene raccontata nel nostro complesso carsico che vive da un milione e cinquecento mila anni – ha affermato il vicepresidente del Consorzio Grotte di Frasassi, Lorenzo Burzacca– cosi vogliamo raccontare la meraviglia delle Grotte di Frasassi agli operatori turistici e scolastici per la ripartenza del turismo nel nostro territorio».

«Il presupposto del credere in Dio è un’antica ed eterna realtà umana. Poter proiettare la qualità di questo significato in un luogo primordiale come le Grotte di Frasassi è armonia assoluta. – ha detto il regista Armondo Linus Acosta  – L’ho percepito quando sono entrato nelle Grotte, qui c’è un’energia divina.  Puoi semplicemente sentire che è il posto giusto per mostrarlo. Ed il risultato finale è che le persone del nostro tempo possono sperimentare un sentimento primordiale e un senso primordiale di Dio in un luogo molto divino». Un’opera girata  in un unico piano sequenza al rallentatore, dove il dipinto prende vita. Si scorgono lentamente gli apostoli, seduti a tavola, in un paesaggio debolmente illuminato. Al centro, si staglia Gesù, nell’atto di benedire il pane ed il vino, mentre annuncia il tradimento da parte di uno di loro.

C’è una meticolosa attenzione ad ogni dettaglio, ricostruito fedelmente e messo in risalto dalla luce che sublima la scena proposta. Tutti i particolari dell’opera – datata 1494-1498 e realizzata nel refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie a Milano – sono così esaltati. Nessuno degli attori coinvolti è un professionista: si tratta di tecnici che lavoravano sul set e che sono stati notati da Acosta per la somiglianza con i personaggi raffigurati da Leonardo. L’apostolo Taddeo è impersonato dallo stesso regista. Per i costumi sono stati creati calchi di gesso di supporto, in modo che gli attori potessero mantenere con più facilità le posizioni rappresentate da Leonardo. Con un percorso turistico di 1 chilometro e mezzo, accessibile a tutti, le Grotte di Frasassi, uniche per la loro spettacolarità, sono ad oggi uno degli itinerari sotterranei più grandiosi e affascinanti del mondo, dove è possibile viaggiare lungo i milioni di anni del passato e scoprire la storia dell’evoluzione della vita sul pianeta.

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