“Verde Abbraccio” di Americo Marconi, il nuovo libro del nostro amico e collaboratore

Americo Marconi nel suo studio a Grottammare

di ROSITA SPINOZZI –

GROTTAMMARE – Americo Marconi ha dato alle stampe il suo ultimo lavoro: “Verde Abbraccio – Storie di piante”. Il perché del libro è spiegato già nelle prime righe. Il suo cognome Marconi appartiene a una grande famiglia insediatasi nel territorio di Grottammare, a sud del fiume Tesino, secoli fa, la cui attività è stata quella di coltivare la terra tra orti e piante ornamentali. Per giungere agli attuali fiorenti e ordinatissimi vivai. Ma sottolinea un aspetto, spesso trascurato, che ha caratterizzato i suoi parenti. Tanti di loro, come il padre Francesco e alcuni zii, furono anche abili pescatori e navigatori. E si avvalsero di questa loro doppia capacità in momenti di grave crisi, come nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale.

Il testo è una ricerca attenta, durata oltre sei anni, di storie che riguardano piante. Americo Marconi procede con il metodo che ha usato negli altri suoi libri “La Montagna Infinita” e “La Sibilla”. Ha scelto 40 piante: dall’Abete alla Vite, e ha raccolto intorno a loro note botaniche, miti (semitici, egizi, celtici, greci, romani, cristiani) leggende, fiabe, racconti popolari e personali. Ecco la peculiarità di “Verde Abbraccio”: ogni creatura vegetale suscita una reminescenza. Per lui – nato tra le piante davanti al mare e diventato medico del Soccorso Alpino, viaggiatore curioso e instancabile – il dolce Arancio, il prodigo Castagno, l’Edera fedele, il buon Faggio, il religioso Fico, il fraterno Lauro, il Gelso sapiente, il magico Nocciolo, l’eterno Olivo, la forte Quercia, la bella Rosa, la sofferta Tamerice danno voce a ricordi lontani e vicini.

Americo Marconi pubblica sulla nostra testata Il Graffio.online, soprattutto nella rubrica Curiosità e Misteri, numerosi scritti su flora e fauna tra mito e tradizioni, seguendo il suo metodo di ricerca. Lui ama dire che i suoi libri e il Graffio.online sono due vasi comunicanti, perché ambedue frutto di pazienti studi e accurate escursioni sul territorio: tra mare e monti, abbazie, eremi, castelli, musei, biblioteche. Spesso alla ricerca di flebili tracce che il tempo ha risparmiato. Tutto documentato con foto suggestive.

Nell’ultima parte di “Verde Abbraccio” ha compilato un dizionario di simboli e significati che raccoglie 400 essenze vegetali: tra erbe, arbusti, alberi, fiori e frutti. Dall’Abelia simbolo di felicità che si regala agli sposi, alla timida Bella di notte, alla Dracena che vuole rubarti il cuore. Fino alla Zucca che ricorda la fugacità della vita. Un elenco che fa sorridere suscitando la convinzione che l’amore, in un modo o nell’altro, c’entri sempre. Una raccomandazione contiene il libro sin dal titolo: abbracciamoci! Abbracciamo l’amico, la sposa, il cane e il gatto, l’albero che più ci è caro. Abbracciamoci, pacificamente come fanno le piante, al di là delle differenze. È il primo gesto di chi si prende cura dell’altro. Complimenti al nostro Americo per questo suo splendido libro che vi consigliamo vivamente di leggere. Sarà un bellissimo e verde viaggio per tutti.

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Diana abbracciata dalla radice di un faggio