“Per fortuna ci siamo persi”, Maurizio Serafini presenta il suo libro sabato a Centobuchi

di REDAZIONE –

Appuntamento sabato 26 febbraio a Centobuchi. Evento curata dall’associazione culturale Alchimie d’Arte –

MONTEPRANDONE – Sabato 26 febbraio alle ore 17.30, presso la nuova Sala Riunioni, in piazza dell’Unità a Centobuchi di Monteprandone, l’associazione culturale Alchimie d’arte riparte con la sua attività di cultura, arte e musica. Ospite Maurizio Serafini con il suo libro “Per fortuna ci siamo persi. L’arte del viaggio imprevedibile”. L’evento è patrocinato dal Comune di Monteprandone. Condurranno la serata Domenico Parlamenti, Presidente di Alchimie d’Arte, ed Enrica Consorti, dirigente responsabile artistica di Alchimie d’Arte. La voce recitante sarà l’attrice Sonia Burini ed esporrà i suoi dipinti Laura Nardinocchi. L’ingresso in sala (ore 17) è gratuito, con prenotazione, super green pass e mascherina. Prenotazione su whatsapp o tel. 3285546583.

Maurizio Serafini è una guida escursionistica e ambientale, ha esplorato il mondo e i suoi amati Appennini. Cantautore e musicista, porta la musica in cammino e il cammino in musica. Insieme a Luciano Monceri ha ideato e cura il Celtic Festival ed è autore della guida “Il cammino Francescano della Marca” pubblicata da Terre di Mezzo Editore. «In Turchia, con un’amica che seguiva pedissequamente le indicazioni contenute nella sua preziosa guida, mi resi conto che ci stavamo perdendo l’anima del Paese. – dice Serafini – Non era l’esperienza di scoperta e di arricchimento che avremmo voluto. Così, sotto i suoi occhi increduli, gettai il libro dal finestrino dell’auto in corsa. Lei stessa, a posteriori, dovette riconoscere che da quel momento cominciò il vero viaggio, quello sospeso tra realtà e sogno, quello unico e irripetibile, quello dell’avventura viva e fulgida che torna a casa con te».

«Venti avventure pirotecniche attraverso il globo, per regalare un sorriso e una lacrima a tutti i giramondo. Che si tratti di partire al seguito di una carovana di saltimbanchi e artisti per attraversare il Sahara, affrontare pirati malesi e isole proibite in preda a reminiscenze salgariane, oppure realizzare un fotoromanzo satirico durante una spedizione in Himalaya, Maurizio è pronto a godersi gli imprevisti. Le storie surreali e verissime di un globetrotter che esce spesso dalla strada segnata, e con un pizzico di azzardo e di poesia ci offre un inno allo spirito libero, e un po’ folle, del viaggiatore”.

Stupenda davvero la sua lettera alla madre al termine del libro da leggere tutta di un fiato, commovente, dolce, edulcorata, perché non pensasse a cosa succedeva davvero nelle sue incredibili avventure. Un Indiana Jones vero e senza finzioni cinematografiche, che ha fatto una scelta di vita fuori dall’ordinario, spesso mettendo a rischio anche la sua vita. “Le cose che ci accadono sono un mistero. E allora molliamo gli ormeggi affidiamoci all’imprevedibile e mettiamoci in cammino insieme”. Non c’è luogo che Maurizio Serafini non abbia esplorato: dai deserti libici, al Sahara, alle catene montuose dell’Himalaya, al Marocco, alla Birmania, una vita avventurosa fatta di ricordi.

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