Sanremo 2022, vincono i “Brividi” di Mahmood e Blanco. Il trionfo di Amadeus

di ELIANA NARCISI (ELIANA ENNE) –

Mahmood e Blanco sono i vincitori della settantaduesima edizione del Festival di Sanremo. Si sono presentati sul palco portando le biciclette Swarovski che usano nel video della canzone e con i loro “Brividi” hanno messo d’accordo il pubblico e le tante diverse giurie fin dalla prima serata. Seconda classificata Elisa, terzo Gianni Morandi. Premio della critica a Massimo Ranieri. Premio Lucio Dalla assegnato dalla sala stampa a Gianni Morandi. Premio Sergio Bardotti per il miglior testo a Fabrizio Moro. Premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale assegnato dai musicisti dell’orchestra a Elisa. Un giorno forse scopriremo perché Noemi sia così sottovalutata.

La verità è che ha vinto Amadeus. Le sue tre edizioni della kermesse hanno fatto storia. Per trovare numeri così alti in termini di share bisognerebbe tornare agli anni ’90. Gli avevano detto che doveva il successo alla presenza costante di Fiorello e lui se ne è liberato dopo la prima serata. Ha scardinato il cliché della canzone sanremese e ha portato sul palco YouTube e Spotify. Ha riportato la musica del festival in tutte le radio e in tutte le classifiche. Ha superato le distanze tra direttore artistico e concorrenti sul palco, tra conduttore e pubblico in galleria. Ha fatto centro con Drusilla Foer.

Ci ricorderemo dei momenti più belli. Le lacrime di Damiano David, l’omaggio a Franco Battiato, il duetto stellare Mika-Laura Pausini, l’emozione di Marco Mengoni, il ricordo di Falcone e Borsellino nelle parole di Roberto Saviano, la platea solitamente imbalsamata che si scatena con Cesare Cremonini sulle note di Vespa special, l’anteprima mondiale del musical dedicato a Raffaella Carrà, Blanco che dopo la proclamazione della vittoria scende in platea e corre ad abbracciare la mamma. E poi la denuncia di Lorena Cesarini dell’odio social, il messaggio inclusivo di Maria Chiara Giannetta, le parole di Sabrina Ferilli per Lucio Dalla, la proposta di Drusilla Foer di sostituire la parola diversità con unicità. Ci ricorderemo del festival in cui artisti, ospiti, orchestrali, sera dopo sera tutti hanno preso parte al FantaSanremo o hanno comunque dato una mano ai fan che avevano scommesso su di loro. Per inciso non si vincono soldi, è un gioco in cui si usano “baudi”, monete chiamate così in onore di Pippo Baudo. Perché in tempi pesanti bisogna imparare a planare sulle cose con il cuore senza macigni.

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