Recanati si fa bella per il 2022 a costo zero sulla comunità

di REDAZIONE –

La Città dell’Infinito modello di Comune virtuoso. Opere pubbliche completamente finanziate dai fondi reperiti dall’Amministrazione Bravi per 18 milioni di euro –

RECANATI – Alle porte del 2022 Recanati si fa sempre più bella per accogliere visitatori e turisti nel nuovo anno a costo zero, grazie alla grande capacità dell’Amministrazione, di reperire fondi governativi per il finanziamento  delle opere pubbliche, senza gravare sul bilancio della città, per un totale di circa 18 milioni di euro (17.892.362,13 di euro). «Ci premia l’attuazione di una strategia concreta che con uno staff dedicato mette in prima linea la volontà di cogliere le opportunità in maniera continuativa per migliorare la città di Recanati e le sue strutture” – ha commentato il sindaco Antonio Bravi – è un imperativo per noi continuare a non perdere un solo euro dei fondi previsti dall’Europa e dal Pnrr. Sono risultati che si ottengono solo facendo squadra con la Giunta, il Consiglio e tutta la struttura comunale».

Finanziamenti reperiti importanti, in aumento ogni anno,  che  fa dell’Amministrazione recanatese un vero e proprio modello di Comune italiano virtuoso. Ma vediamo quali sono le opere finanziate con i fondi reperiti. A cominciare dai grandi lavori, appena conclusi in una delle aree più amate dal mondo letterario e dai turisti, il Colle dell’Infinito.  il Comune di Recanati è riuscito ad ottenere dal ministero dell’ambiente un finanziamento di 6.200.000 euro per il consolidamento e mitigazione del dissesto idrogeologico, un’opera di fondamentale importanza per la tutela dell’immenso patrimonio culturale e paesaggistico del colle  che ha reso la città di Recanati tra le mete italiane più famose in Italia e nel mondo.

Le opere edili nelle scuole di Recanati sono realizzati con fondi reperiti, solo qualche settimana fa, il Comune si è aggiudicato un altro milione di euro per la messa in sicurezza e per l’efficientamento energetico. Di questa somma, 300 mila euro in particolare, saranno resi disponibili per l’area esterna della Scuola Primaria “Beniamino Gigli” in costruzione grazie ai 4.175.625 euro interamente reperiti dall’Amministrazione con i fondi della ricostruzione del Sisma 2016, nei quali però non erano previsti  finanziamenti per l’ accessibilità e l’abbattimento delle barriere architettoniche. I lavori al complesso scolastico di San Vito, vengono realizzati grazie al finanziamento regionale reperito di 2.500.000 euro, dopo gli ultimissimi interventi effettuati che miglioreranno gli spazi e la funzionalità, diverrà una vera e propria scuola modello di efficienza e modernità in un edificio storico al quale è legata la memoria di tanti recanatesi.

Il mondo sportivo recanatese si riapproprierà presto del suo nuovo PalaCingolani completamente rinnovato e ampliato nei servizi offerti alla città e alle varie associazioni sportive grazie al finanziamento reperito dal Comune e gestito dal Coni per un importo di 1.230.000 euro a cui sono stati aggiunti altri 130.000 euro reperiti dai fondi ministeriali. Nell’estate i lavori sono entrati nella fase finale, ora sono in corso le lavorazioni esterne al Palazzetto dello Sport. Tra i progetti di mobilità sostenibile e di interconnessione del territorio che aprono a Recanati nuove opportunità di sviluppo turistico ed economico, ricordiamo la realizzazione in atto delle Ciclovie turistiche del Poten­za, dove il Comune leopardiano è capofila del progetto, finanziate dalla Regione con la som­ma di 650.000 euro e la valorizzazione culturale e turistica dell’antico percorso della “Via Lau­retana” finanziato con i fondi europei per un impor­to di 186.000 euro.

Tra le nuove opere stradali, la realizzazione in atto della bre­tella di collegamento della Zona Industriale Squarta­bue di Recanati per decongestionare il traffico veicolare pesante dalla zona abitata di Villa Musone reso possi­bile grazie al finanziamento regionale di 850.000 euro. E per concludere il milione di euro circa  per il  consolidamento del Fosso delle Conce e del versante a valle del Castello di Montefiore, recentemente reperito dal Comune dai fondi del Ministero dell’Infrastrutture per la messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico.

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