“Epistole e Favole” di Antonio Gramsci, Mauna Loa Edizioni festeggia la 25esima pubblicazione

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si sa, di questi tempi il mondo editoriale non è facile, specialmente per case editrici indipendenti e non a pagamento. Eppure la realtà sambenedettese Mauna Loa, che comprende anche il marchio Mauna Kea Edizioni, è giunta in due anni all’obiettivo del venticinquesimo titolo pubblicato. Il mercato a cui si rivolge è quello nazionale e, oltre ad autori di varia provenienza in Italia e all’estero, ha dato finora alla luce opere di vari autori sambenedettesi: Fania Pozielli con il suo “La Vendetta delle Innocenti”; Giampietro De Angelis con “Il Silenzio degli Invisibili”; e poi come curatori e/o traduttori Mario Di Vito, Tiziana Totò e Myriam Blasini. Della produzione editoriale fanno parte poi le opere dedicate ai Popoli Indigeni e Nativi Americani della scrittrice, giornalista e attivista  Raffaella Milandri, che ha ritirato i diritti delle sue prime cinque opere pubblicate con altri editori per una nuova edizione con il marchio Mauna Kea, di cui è direttore editoriale.

In cantiere tante nuove pubblicazioni. Chiediamo a Raffaella Milandri dei prossimi progetti: «Elevata qualità delle opere, selezione rigorosa dei manoscritti, un editing certosino e una distribuzione nazionale ben curata sono alla base del successo della casa editrice che, dopo due anni, ha certo ancora bisogno di crescere.  Sono in uscita anche nuove pubblicazioni di autori locali. Per ora è top secret». Quanto alla nuova opera di Gramsci, nella proposta del volume della Mauna Loa Edizioni si legge in chiave diversa una “umanizzazione“ del grande intellettuale e politico. L’opera “Epistole e Favole” unisce per la prima volta due raccolte: di epistole (L’Albero del Riccio) e di traduzioni di favole (Favole di Libertà); e mette in evidenza il legame tra la sua vita politica e quella sentimentale.

Gramsci merita di essere ricordato non solo per i suoi scritti, quanto anche per come ha vissuto e per quanto ha sofferto. Scrive la curatrice, Fabiana Caserta: «Si ha l’impressione di trovarsi davanti alla faccia nascosta della luna: la figura storica, spesso eroicizzata, di Antonio Gramsci mostra il suo lato più umano». L’ottica di Fabiana Caserta permette di guardare alle due opere in una luce diversa: non racconti per bambini, bensì la intensa sensibilità di Antonio Gramsci che, durante il periodo durissimo del carcere, pensa, legge e scrive, ma, soprattutto, soffre. La sua è una tristezza universale, mentre cerca di ottemperare a quello che ritiene un suo immancabile dovere: quello di educatore.

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