Scuola, Italia Viva difende la popolazione di Arquata: «No all’accorpamento di classi di livello diverso»

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Apprendiamo in questi ultimi giorni che la Comunità di Arquata del Tronto subisce un ulteriore colpo di scure, proprio a ridosso del quinto anniversario del terribile sisma dell’agosto 2016, questa volta a discapito di un servizio di fondamentale rilevanza: il servizio di istruzione». É quanto afferma il coordinatore regionale di Italia Viva, Fabio Urbinati. Che aggiunge: «É di pochi giorni fa la notizia che all’Istituto Comprensivo di Arquata del Tronto l’Uffici Scolastico Regionale delle Marche sottrae ore in organico assegnando una pluriclasse che, per i non addetti ai lavori, si sostanzia in un gruppo di più classi che vengono riunite insieme perchè costituite da un numero minore di allievi rispetto allo standard, e a cui l’insegnamento viene impartito contemporaneamente da un unico insegnante.

Questo comporta ad esempio l’accorpamento di classi di livello diverso (una terza e una quarta per esempio), con tutti gli svantaggi che tale soluzione porta con sè. Riteniamo che la Scuola costituisca per un territorio così penalizzato e ferito un punto di riferimento essenziale per questa Comunità che ha provato a ripartire e a ricostruire non solo il proprio tessuto strutturale, bensì quello sociale, affettivo, relazionale ed emotivo».

Prosegue Urbinati: «La Scuola è, ed è sempre stata un punto di riferimento per tante famiglie che hanno fortemente voluto restare in quel territorio per ripartire, per non lasciarlo abbandonato e per far ritrovare bambini e ragazzi nel Paese in cui sono nati e in cui vogliono continuare a studiare e vivere. Non riconoscere alla Scuola di Arquata tutto ciò significa costringere alcune famiglie ad iscrivere i propri figli altrove e a vanificare tutti gli sforzi e l’impegno che le Istituzioni locali, gli insegnanti e le famiglie hanno profuso in questi cinque anni.

«Ci auguriamo che il grido di allarme che in questi giorni hanno lanciato le Istituzioni, i docenti e le famiglie arquatane sia ascoltato dal Direttore dell’USR delle Marche, anche in virtù di quei dispositivi di legge che alcuni Sindaci hanno ricordato, che assegnano fondi specifici per i comuni colpiti dal sisma, affinchè venga scongiurato l’accorpamento di classi nelle scuole del Cratere a favore delle quali il Governo assegna al Miur ulteriori 400 mln di euro. – conclude Urbinati – Come partito di Italia Viva Marche ci appelleremo altresì ai nostri rappresentanti in Parlamento, al Commissario Legnini e al Capo del Governo Draghi, affinchè sia resa la giusta attenzione ad una popolazione e ad un territorio già fin troppo martoriati».

Copyright©2021 Il Graffio, riproduzione riservata