“Servizi sollievo-Famiglie in rete”: i locali di via Machiavelli destinati per il progetto

di REDAZIONE –

Le attività dell’Ambito Territoriale 21 destinate a persone con disagio mentale si svolgeranno nei locali di via Machiavelli –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo il trasferimento dell’associazione “XMano” nei locali più ampi e ristrutturati di via Manzoni, l’Amministrazione comunale ha deciso di destinare i locali comunali di via Machiavelli all’Ambito Territoriale Sociale n. 21 per la realizzazione di un punto di accoglienza e socializzazione diurno nell’ambito del progetto “Servizi Sollievo – famiglie in rete”. Il servizio, aperto tutti i giorni feriali con orario flessibile e diversificato a seconda delle attività da programmare, ha l’obiettivo di sostenere le famiglie che hanno persone con disagio mentale ma con capacità di autonomia personale e spostamento nel territorio e si affianca agli interventi curativi e riabilitativi gestiti dal Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Sanitaria con cui esiste una stretta collaborazione. Con tale operazione, l’Ambito Territoriale Sociale 21 avrà dei locali ampi e più funzionali risparmiando i fondi con cui ha finora pagato l’affitto degli spazi finora usati che verranno reinvestiti nelle attività del progetto.

«”Servizi Sollievo – famiglie in rete” dell’Ambito Sociale 21 è operativo dal 2003: in questi 18 anni ha accolto tanti utenti per cui ha realizzato azioni di prevenzione e di sensibilizzazione volte a rimuovere il muro dello stigma, ha favorito l’integrazione sociale e lavorativa sul territorio delle persone che soffrono di disagio mentale, è intervenuto sui bisogni dei familiari. Opera con gruppi (di utenti e familiari) capaci di favorire la strutturazione di relazioni in grado di rappresentare un vero “supporto emotivo”. – afferma il sindaco Pasqualino Piunti – Siamo stati ben lieti di assegnare a questo servizio i locali di via Machiavelli. Queste meravigliose persone e le loro famiglie sono da esempio per la determinazione e la voglia di essere a pieno titolo parte di una società aperta e inclusiva».

«Per queste attività – spiega l’assessore alle politiche sociali Emanuela Carboni che ha proposto in Giunta il provvedimento – sono necessari spazi adeguati dove svolgere attività di ascolto, counseling telefonico, laboratori proposti dall’ente gestore e dalle associazioni del tavolo tecnico. Questi spazi devono essere ubicati nel territorio del Comune capofila, nel nostro caso a San Benedetto del Tronto. La destinazione dei locali di via Machiavelli al Servizio di sollievo da un lato lo dota gratuitamente di locali adeguati, dall’altro contribuisce a creare un “Polo della disabilità fisica e mentale” assieme al contiguo al Centro Socio Educativo Riabilitativo “Arcobaleno” perfettamente integrato nel tessuto urbanistico e sociale della città».

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