Tau, Debora Caprioglio e Franco Oppini in “Anfitrione” al Teatro Romano di Ascoli

di REDAZIONE –

ASCOLI PICENO – Il TAU/Teatri Antichi Uniti, un prezioso luogo di incontro tra le ricchezze archeologiche della regione e i contenuti di spettacolo che da 23 anni è un fiore all’’occhiello della scena nazionale con 38 appuntamenti in 18 splendidi siti archeologici della regione, fa tappa al Teatro Romano di Ascoli Piceno il 22 e 23 luglio (ore 21.30)-  su iniziativa del Comune di Ascoli Piceno con Amat, Regione Marche, MiC, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche – con Debora Caprioglio e Franco Oppini in Anfitrione, regia di Livio Galassi.

Fiorisce ora un altro Plauto, su un terreno frequentato. Ora, dall’Olimpo, scendono sul palco gli dei a divertirci e coinvolgerci con la spudorata beffa che solo una divina perversione può escogitare, a danno dell’ignaro Anfitrione di cui Giove ha preso l’aspetto per sostituirsi a lui nel talamo nuziale accanto alla bella Alcmena, protetto dalla sadica complicità di Mercurio che ha assunto le sembianze del servo Sosia. Ma quando Anfitrione ritorna vittorioso dalla guerra… E qui si scatena la sbrigliata fantasia di Plauto, magistralmente esaltata dal gioco dei doppi, degli equivoci, dello smarrimento di identità che ci conduce a contemporanee alienazioni. La trama si complica, si contorce, si arrovella fino al più esilarante, inestricabile parossismo che solo il “deus ex-machina” riuscirà felicemente a dipanare.

«Mi accosto a questo Anfitrione  – afferma Livio Galassi – con lo stesso spirito con cui ho curato i precedenti lavori: rispetto del testo plautino – fa eccezione, naturalmente, la riscrittura pasoliniana de Il Vantone e quella partenopea de I Menecmi di Tato Russo – , ricostruzione delle sue pirotecniche lessicali reinventando – per quanto possibile – le sue godibili sonorità, uno snellimento della trama a favore di una più diretta comunicativa, un dinamismo gestuale e recitativo che ripercorre le feconde intuizioni che, nate da Plauto, attraverso la Commedia dell’arte sono giunte fino a noi. Uno scoglio non da poco la perdita di circa trecento versi e nel momento più significativo della commedia: l’incontro dei due Anfitrioni. Aggrappandomi agli sporadici frammenti, mi sono applicato a intuire, più che nuovi dialoghi, l’esilarante alienazione che può nascere dall’incontro di tutti i doppi: quindi pochi efficaci dialoghi in funzione dell’analisi psicologica, della mimica, delle attese del pubblico, a descrivere teatralmente uno smarrimento di identità collettivo – purtroppo perduto. Sottolineo inoltre il cinico gioco di potere “di chi può”, che getta scompiglio e rovina nei destini umani; in Plauto tutto si risolve felicemente, nella vita invece…».

Lo spettacolo – una produzione Teatroper – vede in scena anche Giorgia Guerra, Stefano Dilauro, Federico Nelli. Prima dello spettacolo alle ore 19.30 appuntamento al Teatro Romano con AperiTAU. Passeggiate di storia, Alla scoperta della Ascoli Piceno Romana Itinerario n. 1 _Le strade romane a cura di Comune di Ascoli Piceno / Gianfranca Florio. Informazioni e prevendite: Biglietteria Teatro Ventidio Basso 0736 298770, Biglietteria Teatro Romano 334 6634432 la sera di spettacolo dalle ore 20.30. Inizio spettacolo ore 21.30.

Copyright©2021 Il Graffio, riproduzione riservata