Grottammare, il centro storico guarda alle attività commerciali

di REDAZIONE –

Approvate all’unanimità del Consiglio le deroghe alle altezze dei locali al piano terra –

GROTTAMMARE – Obiettivo “valorizzazione” nella recente modifica al Regolamento edilizio comunale, che riduce le dimensioni dei locali da adibire ad attività commerciali e artigianali nel vecchio incasato di Grottammare. Le deroghe riguardano le altezze dei locali situati ai piani terra degli edifici del Centro Storico di impianto medievale, che spesso sono inferiori ai 3  metri richiesti dal precedente REC. Con la modifica dell’articolo 78 “Requisiti relativi all’aerazione e al dimensionamento dei locali”, che ammette altezze minime di 2,70 m, cadono gli impedimenti alle iniziative di riqualificazione da parte dei privati che, di fatto, finora avevano limitato le potenzialità turistiche del Borgo.

Un’altra decisione di portata storica per rivitalizzare e diversificare l’economia del borgo – il Regolamento edilizio comunale risale al 1992 – votata all’unanimità nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale*: «Con la modifica del Regolamento edilizio comunale per il solo Paese Alto – dichiara l’assessore al turismo e attività produttive, Lorenzo Rossi –  andiamo a perfezionare e semplificare un’apertura che già avevamo concesso qualche anno fa, in merito ai cambi di destinazione d’uso dei pianterreni del vecchio incasato in locali commerciali e artigianali.  Se, infatti, nel nostro centro storico di impianto medievale, grazie agli interventi di recupero e restauro, abbiamo conosciuto un fiorire di attività di somministrazione alimenti e bevande, sono poche le attività che offrono souvenir e oggetti artigianali, come accade in tanti borghi italiani. Insomma, nessuno sbracamento verso una mercificazione del Paese Alto, del quale abbiamo contenuto la gentrificazione e mantenuto una certa autenticità, ma solo una piccola apertura per rendere più completa l’esperienza della sua visita turistica e provare a incentivare qualche opportunità di lavoro».

Il  Rec aggiornato verrà pubblicato integralmente sul sito istituzionale dell’ente al completamento dell’iter amministrativo di approvazione. Nel frattempo, più informazioni possono essere richieste agli sportelli comunali delle Attività produttive o  per l’Edilizia.

Di seguito, il dettaglio dell’art. 78 modificato.
“Nel solo Centro Storico di impianto medievale sono ammesse deroghe entro i seguenti limiti:

  1. a) L’altezza minima interna per i locali commerciali/produttivi, da destinare ad attività

non alimentari e/o non soggette a sorveglianza sanitaria, posti al piano terra non può essere inferiore m 2,70 per gli ambienti di lavoro (m 3 prima della modifica, ndr), a m 2,40 per le superfici destinate alla vendita, a mt. 2,20 per i servizi igienici (m 2,50 prima della modifica, ndr) e a mt. 2,00 per i locali destinati a deposito;

  1. b) I locali destinati esclusivamente ad attività artigianali non alimentari e/o non soggette a sorveglianza sanitaria, sprovvisti di servizi igienici per il personale, possono utilizzare i servizi igienici presenti nell’abitazione posta in loro prossimità (per poter usufruire di questa deroga titolare dell’attività, proprietario del locale e dell’abitazione devono obbligatoriamente coincidere)”.

*La discussione del punto sulla modifica del REC si trova al minuto  3h34m circa della seduta consiliare del 28 maggio, visibile integralmente qui  https://www.youtube.com/watch?v=RvV1IWbTEKcl

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