Carla Fracci, addio alla stella della danza mondiale

di REDAZIONE –

Se ne è andata in punta di piedi, così come ha vissuto, con stile ed eleganza. Carla Fracci si è spenta nella sua casa di Milano, dopo una lunga malattia affrontata nel massimo riserbo insieme al marito Beppe Menegatti, regista di molti dei suoi spettacoli, e al figlio Francesco. Figura cardine della danza internazionale, eterea nell’aspetto ma forte nella volontà, unanimemente considerata una delle più grandi ballerine del ventesimo secolo, la sua innata eleganza è immortalata nei versi che Eugenio Montale le dedicò nel 1969 allorché lei, incinta, si era momentaneamente allontanata dalle scene.

Classe 1936, figlia dii un tramviere e di un’operaia, sono proprio i genitori ad accorgersi del suo spiccato senso del ritmo e ad accompagnarla ancora bambina alla sua prima audizione al Teatro alla Scala, dove si diplomerà a diciotto anni per proseguire poi la sua formazione artistica a Londra, Parigi e New York. Dagli esordi, quando Luchino Visconti la chiamava “La Carlina”, al ruolo di prima ballerina nei teatri di tutto il mondo il passo è breve. Prima ballerina dopo soli due anni dal diploma e subito dopo étoile alla Scala, Carla Fracci danza con le più grandi compagnie come il London Festival Ballet, il Royal Ballet, lo Stuttgart Ballet, il Royal Swedish Ballet, l’American Ballet Theatre, accanto a partner come Rudolf Nureyev, Vladimir Vasiliev, Henning Kronstam, Mikhail Baryshnikov, Marinel Stefanescu, Alexander Godunov, Erik Bruhn, Gheorghe Iancu, Roberto Bolle. Indimenticabile nei ruoli romantici di Giselle, La Sylphide, Giulietta, Francesca da Rimini. Nel 1981 il New York Times la definisce Prima ballerina assoluta, onore raro, titolo destinato solo a ballerine eccezionali.

«Ho chiuso il mio telefono perché non resisto emotivamente» ha dichiarato il marito, «ci stanno chiamando da tutto il mondo, dal Sudafrica al Giappone, da New York, da Londra. Una cascata di amore che viene riversato su Carla da questa grande famiglia teatrale internazionale a cui sono grato. Vorrei dire tante cose, perché è una vita insieme, dal 1953 a oggi che ci si conosceva, abbiamo fatto tante cose, un figlio meraviglioso che è qui con me e presto arriveranno anche i nipoti da Roma, ma è troppo triste. Troppo.»

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Carla Fracci con il marito Beppe Menegatti e il figlio Francesco