Sferisterio di Macerata, un modello per la ripresa degli spettacoli dal vivo

di REDAZIONE –

MACERATA – Lo Sferisterio e il Macerata Opera Festival sono stati l’argomento centrale dell’incontro a Roma del sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, dell’assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini e di quello comunale Katiuscia Cassetta, oltre al sovrintendente Luciano Messi, con il sottosegretario al Ministero della Cultura Lucia Borgonzoni, che già aveva mostrato interesse per la manifestazione marchigiana in occasione della presentazione del programma 2021. Al sottosegretario sono stati consegnati alcuni documenti fra cui il modello operativo per la gestione degli spettacoli in tempi di pandemia (tra i primi a essere elaborati già nel 2020 e aggiornato alle ultime disposizioni), un dossier sulle attività del Centenario e su quelle che vengono svolte annualmente (dai percorsi di accessibilità al progetto speciale per il centenario) e un approfondimento sul loro impatto socio-economico sul territorio (coefficiente di moltiplicazione del valore di 10,4). Inoltre, sono state segnalate all’attenzione del sottosegretario Borgonzoni le linee di approfondimento scientifico che lo Sferisterio sta sviluppando in collaborazione con gli Atenei delle Marche (Ancona, Camerino, Macerata, Urbino) e la Regione Marche, finalizzate in particolare alle misurazioni dell’efficacia delle procedure di sicurezza, del benessere percepito dagli spettatori e dell’impatto socio-economico.

«Il Macerata Opera Festival, realizzato dall’Associazione Arena Sferisterio, è una delle opportunità migliori per la ripartenza dello spettacolo in Italia in sicurezza – così la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni -. Bisogna sperimentare, come diciamo da tempo, partendo anche dallo Sferisterio, che già dalla sua struttura ben si presta a un’esperienza pilota, per ospitare eventi Covid free. È encomiabile, inoltre, il lavoro di approfondimento scientifico che lo Sferisterio sta sviluppando in collaborazione con gli Atenei delle Marche, il Comune e la Regione finalizzato proprio alla misurazione dell’efficacia delle procedure di sicurezza, sia all’ingresso, sia durante gli spettacoli. Sono questi dati infatti che ci raccontano come il numero maggiore di spettatori non sia il vero fattore che impatti sul rischio contagi».

«Il sottosegretario Lucia Borgonzoni ha perfettamente chiaro quale sia l’obiettivo da raggiungere: ripartire presto e in sicurezza. Per questo sta coordinando più realtà in Italia, importanti come lo Sferisterio – è intervenuto il sindaco di Macerata e presidente dell’Associazione Arena Sferisterio Sandro Parcaroli –. Solo grazie a un lavoro di squadra e coinvolgendo le giuste professionalità e competenze a livello nazionale potremo ripartire presto. Il nostro progetto sarà esaminato, insieme ad altri, dal Comitato Tecnico Scientifico; ringraziamo l’assessore Latini per aver organizzato l’incontro e il sottosegretario per l’attenzione e la sensibilità dimostrate alla nostra città».

«Ringrazio il sottosegretario Borgonzoni per l’attenzione che ha avuto per il territorio marchigiano – ha commentato l’assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini –. Lo Sferisterio è un luogo unico al mondo e può essere il simbolo culturale da dove far partire una stagione lirica in occasione dei 100 anni dalla prima opera – Aida di Verdi nel 1921 – con numeri che arrivino almeno al 50%. Le Università del territorio stanno lavorando affinché ci siano dati scientifici che sostengano la possibilità di riaprire in sicurezza con tutti i dovuti protocolli. Siamo fiduciosi che grazie al supporto del sottosegretario Borgonzoni potremo fare un’apertura degna di tale nome. C’è stato un bellissimo lavoro di squadra tra Regione, Comune, Sferisterio e Università: ciò significa che facendo rete si possono ottenere dei risultati importanti. Il mio ringraziamento va anche alle quattro Università del territorio, al sindaco Parcaroli, all’assessore Cassetta e al sovrintendente Messi per l’impegno profuso».

«Un incontro, quello con il sottosegretario Lucia Borgonzoni, che ci ha permesso di approfondire tanti temi inerenti la ripresa dello spettacolo in Italia in sicurezza con l’obiettivo chiaro di far ripartire un settore fortemente segnato dalla pandemia – ha aggiunto l’assessore alla Cultura del Comune di Macerata Katiuscia Cassetta –. Il lavoro tra enti e istituzioni dimostra quanto sia importante essere coordinati per raggiungere l’obiettivo; per noi è quello di riaprire in sicurezza lo Sferisterio,  luogo con caratteristiche uniche, e godere quindi della bellezza della musica, della danza e dello spettacolo in generale».

«Grazie alle sue caratteristiche di teatro di tradizione e innovazione, alla spiccata proiezione internazionale e al profondo radicamento territoriale – sottolinea il sovrintendente Luciano Messi – lo Sferisterio può essere il fulcro di un accordo di programma che riunisca i temi principali dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e le misure del PNRR dedicate alla Cultura, costituendosi come modello di produzione e infrastruttura culturale al servizio del Paese». Dalla documentazione presentata al sottosegretario Borgonzoni emerge infatti che lo Sferisterio è un luogo di spettacolo dotato di ampi spazi di accesso e deflusso nonché di un cospicuo personale di sicurezza. Anche per questo lo Sferisterio si candida a ospitare spettacoli covid-free che si propongono come esperienze pilota utili a un ritorno alla completa normalità.

Lo Sferisterio ha una capienza standard di 2476 posti. Secondo le prescrizioni per il contenimento del Covid-19, in particolare quelle relative al distanziamento interpersonale, la pianta dello Sferisterio è stata rimodulata per una capienza che garantisce un minimo di 880 posti (in assenza di conviventi). Nell’ipotesi più probabile di una partecipazione di spettatori conviventi pari a 2/3 del pubblico totale (una coppia convivente per ogni spettatore singolo) la capienza che lo Sferisterio potrebbe garantire in media è pari a 1088 persone, ulteriormente incrementabile in base alla quantità di spettatori non sottoposti al distanziamento. I protocolli di sicurezza e le procedure di gestione del personale e del pubblico hanno consentito già nel 2020 lo svolgimento regolare del Festival coinvolgendo più di 400 tra artisti, maestranze e personale organizzativo e accogliendo oltre 10.000 spettatori, senza registrare nessun caso di contagio.

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